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In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su quale colla forte scegliere.
Dura, la quotidianità domestica, disseminata com’è di cuori infranti e legami spezzati: la lavastoviglie che rompe il muso al bicchiere traditore, la suola che si innamora del parquet piantando in asso lo stivale, la gelosa mattonella che fa a pezzi il vaso di porcellana… In casa, una colla dal pugno forte non può mancare. Ma quale scegliere
Tipologie Colle
Fedele alleata degli amanti del bricolage, silenziosa crocerossina pronta a curare vasi rotti e credenze traballanti, presenza costante nell’astuccio di scuola o nella cassetta degli attrezzi. La colla, insomma, è uno strumento indispensabile e spesso insostituibile. Tuttavia non è stata ancora inventata la colla miracolosa, capace di far fronte a ogni tipo di riparazione casalinga. Bisogna, dunque, acquistare un prodotto diverso a seconda del materiale da incollare o del problema da risolvere? Siamo partiti per questa nuova avventura con uno scopo ben preciso: identificare le colle più adatte alle piccole riparazioni quotidiane. Così, sono stati automaticamente esclusi i prodotti riservati a usi specifici (per tappezzeria, ad esempio), le colle ordinarie per carta (per capirci, quelle usate dai bimbi) e le colle universali, che occupano una piccola quota di mercato. la guida si concentra sulle colle forti a uso domestico, ovvero: le colle cianoacrilate, le colle a due componenti e le colle a contatto. Vediamo cosa si nasconde dietro a questi nomi criptici
Colle cianoacrilate
Le chiamano anche “supercolle” e non a torto. Basta infatti versare qualche goccia di prodotto sulla superficie da incollare per ottenere molto rapidamente una salda unione. Questa colla si asciuga in una manciata di secondi, quindi attenzione a… non incollarsi le dita
Colle a due componenti
Il nome la dice lunga. E’, infatti, necessario mescolare nelle giuste proporzioni (solitamente metà e metà) due componenti confezionati separatamente: una resina e un induritore. Uno strato sottile di miscela va poi steso su una o entrambe le superfici da incollare (seguire le indicazioni del produttore) servendosi di una spatola. A questo punto, bisogna pazientare svariati minuti, talvolta ore intere, prima che la colla faccia presa. Durante questo arco di tempo è necessario che le due parti siano mantenute ben unite.
Colle a contatto
Queste colle, a base di caucciù sintetico, vanno sempre stese su entrambe le superfici da riunire. Una volta spalmato lo strato di prodotto, è necessario aspettare 5-20 minuti e oltre prima di poter unire le due parti. A ricongiunzione avvenuta, è fondamentale premere immediatamente con la maggior forza possibile le superfici l’una contro l’altra. In questo caso, non è importante quanto tempo si pressa, ma come: meglio concentrare i propri sforzi nella fase iniziale, dunque. E’ chiaro che è altrettanto importante mettere le due parti nella posizione giusta al primo colpo, perché le correzioni in caso di errore risultano quasi impossibili.
Colla e Tipo di Matriale
LEGNO
Per incollare pezzi di legno, le colle a due componenti sono le più indicate. Infatti riempiono meglio le fessure rispetto alle colle cianoacrilate e, grazie alla loro consistenza (pastosa o gel), non penetrano troppo rapidamente nei pori del legno. Per una placcatura, preferire le colle a contatto.
VETRO
Per questo fragile materiale, la soluzione migliore è la colla a due componenti, anche se le colle cianoacrilate certo non sfigurano. Se la zona aggiustata subisce lunghe esposizioni ai raggi UV, è meglio evitare le cianoacrilate per non mettere a rischio la riparazione.
PORCELLANA
Un vaso di porcellana può essere riparato bene dalle colle per ceramica cianoacrilate, sia da quelle a due componenti. Entrambi i tipi di colla, infatti, hanno resistito bene alla prova della lavastoviglie. Per le fratture irregolari e in caso piccole particelle di porcellana siano andate perse, meglio affidarsi alla colla a due componenti. Attenzione, invece, alla colla a contatto, che spesso lascia una traccia giallastra o brunastra (la stessa controindicazione vale per il vetro).
CUOIO
Questo materiale predilige la colla a due componenti. Se dovete incollare la suola di una scarpa, potete affidarvi a questo tipo di colla. Sempre che la scarpa non sia da pioggia… visto che le colle a contatto sopportano male l’umidità.
Come Scegliere la Colle
Le caratteristiche generali, prima di tutto. Le colle hanno spesso confezioni ridotte, ma si possono trovare anche in altri formati. Ciò non stupisce, perché sono concepite per eseguire piccole riparazioni e, soprattutto, si conservano bene solo per un limitato arco di tempo: a confezione sigillata, circa 1 anno (2 anni per le colle a due componenti), mentre a confezione aperta solamente qualche mese.
La maggior parte delle colle a contatto e quelle cianoacrilate sono vendute in tubetto. Per quest’ultime, troviamo anche un flacone di forma allungata (cioè una pipetta) e, novità delle novità, una sorta di penna che facilita il dosaggio del prodotto
Per forza di cose, le colle a due componenti sono sempre vendute in doppia confezione: un doppio tubetto oppure una specie di siringa a doppio becco che permette di ottenere con una unica pressione la giusta miscela di resina e indurente.
L’importanza della consistenza
Non è una questione oziosa, né pura curiosità, perché la consistenza rende una colla più o meno adatta per un determinato materiale.
Le colle cianoacrilate del test sono quasi sempre liquide. In generale, la colla liquida va d’accordo con le superfici lisce, mentre è poco efficace con i materiali porosi, come il legno e la porcellana. In effetti, è facile che la colla finisca all’interno dei pori di questi materiali e che, di conseguenza, ne rimanga in superficie una quantità troppo limitata per incollare bene.
Se avete in casa solamente una colla liquida, potete ovviare a questo inconveniente inumidendo le superfici porose prima di incollarle.
Le colle a contatto e quelle a due componenti, invece, hanno spesso una consistenza pastosa o si presentano sotto forma di gel. Sono ottime per le superfici porose e verticali (colano meno).
Leggere attentamente le modalità d’uso, sempre che ci siano e che risultino chiare, complete e leggibili.
Infatti, nonsotante l’uso di una colla non comporti mai grosse difficoltà, riteniamo che l’utilizzatore debba essere ben informato sulle precauzioni da seguire durante l’operazione (tipo evitare il contatto con la pelle e gli occhi, usare guanti protettivi…), sul da farsi in caso di incidente (una goccia di colla che finisce negli occhi…), sul modo migliore per usare il prodotto (quale materiale? come conservarlo? come eliminare tracce superflue? quali rischi per la salute e via elencando).
Efficacia e resistenza
Risulta essere proprio in questa chiave che vanno interpretati i risultati a dir poco negativi riportati dalle colle a contatto in quasi tutte le prove sui vari materiali (eccezion fatta per il cuoio).
Restringendo il campo alle riparazioni domestiche, è evidente che queste colle sono adatte ad aggiustare solo il cuoio, mentre per altri tipi di materiale conviene scegliere altre tipologie. Ciò significa che le colle a contatto sono inutili? Dipende. Sono poco utili per le piccole aggiustature di tutti i giorni. Inoltre, assumono una colorazione giallastra quando esposte alla luce, quindi sono inadatte ad incollare il vetro. Dimostrano, in compenso, una maggiore forza di coesione quando lavorano sulle grosse superfici. Dal momento, però, che ci interessa verificare proprio le riparazioni domestiche, d’ora in avanti non parleremo più di questa categoria di colle.
Le colle cianoacrilate si comportano relativamente bene con quasi tutti i materiali, tranne che con il cuoio e la gommapiuma. L’efficacia sul legno è tutto sommato buona, ma rischia di diminuire sensibilmente con tipi di legno più porosi. Facendo un balzo fino alla colonna relativa alla resistenza ai raggi solari, si evince che è meglio non usare queste colle in caso di forte esposizione ai raggi ultravioletti (per esempio, un vaso piazzato sul davanzale di una finestra). Il rischio? Che la riparazione ceda dopo poco tempo. Positiva, tranne qualche rara eccezione, la resistenza all’umidità.
Semplicemente brillanti i risultati raggiunti dalle colle a due componenti, che sembrano andare a braccetto con quasi tutti i materiali coinvolti, gommapiuma compresa
Facilità d’uso
Risulta essere facile aprire la confezione la prima volta o bisogna usare un tritacarne? La colla viene fuori docilmente o bisogna farla uscire con il piffero? Ci siamo posti domande di questo tipo. I risultati sono in generale positivi.
Le colle cianoacrilate registrano un leggero vantaggio su quelle a due componenti, ma ciò è scontato: le prime sono pronte per l’uso, le altre vanno preparate preventivamente.
Prezzi delle Colle Forti
In conclusione, è possibile trovare di seguito i prezzi delle colle forti più vendute. Cliccando sui prodotti si apre una pagina in cui è possibile leggere le opinioni e le recensioni degli acquirenti.
Ultimo aggiornamento 2024-11-03 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API