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L’apertura di una nuova porta è in ogni caso un lavoro impegnativo e va eseguito con molta cura adottando tutte le precauzioni necessarie a garantire una perfetta stabilità alle strutture murarie modificate, non solo a lavoro ultimato, ma anche e soprattutto durante la sua realizzazione.
Richiede due tecniche diverse, sempre però impegnative, secondo che interessi un muro portante o una parete divisoria.
Nei muri portanti
Intraprendete lavori in questi muri solo se dovete realizzare aperture di ampiezza modesta (massimo 1,50 – 2 m) lasciando i lavori più importanti a operai specializzati. Trattandosi di muro portante, l’apertura della nuova porta deve lasciare immutata l’azione di sostegno esercitata dalla parete; questo può essere realizzato solamente mediante travi metalliche o in cemento armato che scaricheranno le sollecitazioni ai lati della porta, ossia sulle spalle;
rinforzate le spalle con una robusta struttura in mattoni e cemento se il muro ha uno spessore inferiore ai 25 cm;
realizzate questo lavoro prima di intaccare l’integrità della parete;
procedete invece per prima cosa alla tracciatura della porta se il muro è più spesso mediante una matita o una spago annerito;
prolungate i segni oltre i punti di incrocio in modo che risultino visibili anche a lavoro di demolizione in corso;
se volete usare una porta già esistente, l’apertura nel muro dovrà essere di dimensioni adatte a quelle del controtelaio della porta da installare; praticate ora sopra la porta e in prossimità del solaio due fori passanti di dimensioni sufficienti a contenere un robusto travetto (12x 12 cm) con cui realizzerete l’armatura provvisoria; posate sul pavimento due tavole, una su ciascun lato della parete da abbattere, distanti da questa 40-50 cm;
incastrate tra i travetti e le tavole i ritti dopo aver provveduto a distribuire gli sforzi sul soffitto con altre tavole o travetti;
iniziate ora a intaccare il muro;
agite con attenzione e usando scalpello e martello ricavate nel muro, mediante lo spago annerito F, la traccia delle spalle G, dell’architrave H e dei fori I per le travi di sostegno (scegliete la posizione di I per meglio sostenere il soffitto) una nicchia orizzontale lunga quant’è larga la porta più almeno 20 cm per parte e con il bordo inferiore in corrispondenza del lato superiore della porta; la nicchia sarà alta 14-15 cm e profonda 12-13 in modo da poter contenere una putrella di ferro a doppia T da 12 cm;
non superate mai, comunque, la metà dello spessore del muro nello scavare in profondità; mettete in sede la putrella, che avrete fatto tagliare a misura, fissandola provvisoriamente con malta e zeppe di laterizio in modo che sostenga bene il muro sovrastante;
passate ora sull’altro lato del muro e ripetete il lavoro smantellando la parte di muro rimasta e mettendo in sede un’altra putrella di uguali dimensioni;
fissate anche questa putrella e fate colare nello spazio interposto fra i due profilati del calcestruzzo grasso (1 parte cemento e 3 parti sabbia);
quando il calcestruzzo si sarà rassodato (inizio della presa), ossia dopo 48-72 ore, procedete alla demolizione del muro sottostante entro le tracce fatte in precedenza;
ricordate, durante questa fase, di lavorare con attenzione soprattutto in corrispondenza delle spalle per non smuovere la muratura con colpi assestati malamente;
eliminate i calcinacci e le macerie, e provvedete a sistemare l’apertura in modo da adattarla al controtelaio su cui verrà montata la porta.
Trattandosi di un muro portante con spessore superiore a 25 cm, dovrete creare una opportuna smussatura nella parete. È questo un lavoro che in costruzioni nuove viene realizzato a mano a mano che si erige il muro; nel caso invece di adattamenti in costruzioni preesistenti viene realizzato con scalpello e martello. Da un lato della parete, generalmente quello esterno, le dimensioni dell’apertura restano quelle tracciate e questo per uno spessore di circa 12-13 cm. Dall’altro lato, invece, l’apertura viene allargata nelle spalle di 5-6 cm in modo da ottenere la smussatura desiderata;
sistemate il controtelaio nel vano più stretto; montate su questo il telaio della porta e coprite la giunzione col muro mediante cornici in legno intonacate il resto delle spalle non coperte dal telaio come il muro attiguo;
fissate il controtelaio con zanche alle spalle e togliete l’armatura di sostegno provvisorio;
chiudete con malta e frammenti di laterizi i fori entro cui erano stati infilati i travetti di sostegno.

Nelle pareti divisorie
Le pareti divisorie non sono impegnate a sostenere i solai sovrastanti e, per giunta, il loro spessore è molto inferiore a quello dei muri portanti. Il lavoro risulterà, di conseguenza, più semplice e più rapido e non richiederà il puntellamento provvisorio del solaio sovrastante. La tecnica di demolizione, comunque, è alquanto simile alla precedente. Per sostenere il muro sovrastante la porta usate, in questo caso, una piattabanda (o arcopiatto) costituita da una trave di laterizi forati armati oppure da un travetto di cemento precompresso; potete acquistare entrambi nei magazzini di materiale edilizio o presso qualche cantiere.
Tracciate la porta nella parete e provvedete a tagliare il muro sopra la porta per realizzare la sede della piattabanda, la quale verrà fissata con frammenti di laterizi e malta cementizia.
Se la parete divisoria è molto alta e quindi elevato il peso del muro che sovrasta il taglio, prima della sistemazione della piattabanda può essere necessario, anche in questo caso, un puntellamento provvisorio che potete realizzare in modo molto semplice:
praticate circa 30 cm sopra la porta tre fori passanti procedendo come già visto;
disponete un listello di legno anch’esso forato, in corrispondenza dei fori su entrambi i lati della parete;
stringete i due listelli alla parete mediante tre tiranti a vite e quindi puntellateli da sotto;
lavorate anche in queste pareti con cautela nell’abbattimento del tratto di muro sottostante
la piattabanda soprattutto in corrispondenza delle spalle;
incidete tutto attorno con scalpello e martello, prima l’intonaco e poi i forati per ottenere un buon lavoro;
usate il solo martello per abbattere la parete centrale del muro dopo aver già tagliato le spalle;
sistemate poi il controtelaio con zanche fissate con scagliola entro i forati. In questo caso non è necessaria alcuna smussatura del muro; una parete divisoria è infatti generalmente sottile e il telaio con le sue cornici basta a contenerla;
se volete utilizzare telaio e controtelaio di una porta preesistente, da chiudere, si suggerisce, prima di iniziare il lavoro di demolizione, di smontare il telaio in modo da poter prendere con precisione le sue misure;
bloccate, prima di togliere il controtelaio dalla parete, la forma con quattro listelli inchiodati ad X; questo semplificherà non solo il suo montaggio, ma anche e soprattutto il successivo montaggio del telaio e della porta;
chiudete l’apertura che non serve, usando laterizi dello stesso tipo e smussate a corsi alternati le spalle in modo da legarvi bene il muretto di chiusura;
togliete, se possibile, la pavimentazione dove si alza il muretto.
L’operazione è quindi conclusa.