Indice
Il bonifico parlante è un metodo di pagamento utilizzato dai cittadini per lavori edilizi che consente di accedere a detrazioni fiscali. Questo tipo di bonifico attesta chiaramente le ragioni dei pagamenti, come nel caso della riqualificazione energetica. Infatti, è l’unica modalità di pagamento accettata per poter beneficiare dei bonus edilizi e delle relative detrazioni fiscali, a condizione che i dati siano compilati correttamente.
Il bonifico parlante può essere effettuato sia online che offline. Attraverso questo strumento, gli enti pubblici, come l’Agenzia delle Entrate, possono ottenere le informazioni necessarie per consentire l’accesso ai bonus per lavori di riqualificazione energetica o per opere di ristrutturazione.
Errori nella causale del bonifico parlante – Come fare
Per poter accedere ai bonus edilizi tramite il bonifico parlante, è necessario inserire tre informazioni fondamentali:
-I dati dell’ordinante del bonifico.
-La causale, che deve includere le indicazioni relative alla norma che disciplina l’intervento effettuato e il bonus correlato. È consigliato inserire anche i riferimenti della fattura per risalire con precisione al documento.
-I dati del beneficiario del bonifico.
In passato, errori nella causale del bonifico parlante potevano compromettere l’accesso ai bonus e alle relative detrazioni fiscali. Tuttavia, le normative sono state modificate per evitare tali problemi. In caso di errori nella compilazione, ci sono due opzioni:
-Richiedere un rimborso e ripetere il pagamento.
-Ottenere una dichiarazione sostitutiva dell’atto notorio.
È importante precisare che errori nella causale del bonifico non pregiudicano l’accesso alle detrazioni fiscali, a differenza dell’uso di un metodo di pagamento errato, come un bonifico ordinario. Questa regola è valida purché tutti gli altri dati nel bonifico permettano di identificare chiaramente i soggetti coinvolti, l’oggetto del pagamento e il beneficiario, garantendo così la corretta applicazione della ritenuta, anche in caso di causale incompleta o con errori materiali.
Errori nel bonifico parlante – Come ripetere il pagamento
Uno dei metodi per risolvere errori nel bonifico parlante, o in caso di utilizzo di un bonifico sbagliato, è ripetere il pagamento. Ecco come procedere
-Richiedere il rimborso: Spiegare la situazione al beneficiario del pagamento e ottenere un rimborso completo o, se possibile, annullare il bonifico errato.
-Compilare correttamente il nuovo bonifico: Inserire tutti i dati e i riferimenti normativi richiesti, assicurandosi di compilare il bonifico nel modo corretto.
-Ripetere il pagamento: Eseguire nuovamente il pagamento utilizzando il bonifico parlante nella modalità corretta, così da poter accedere alle detrazioni fiscali.
Seguendo questi passaggi, sarà possibile correggere gli errori e garantire l’accesso ai bonus edilizi e alle relative detrazioni.
Come correggere il bonifico parlante – La dichiarazione sostitutiva
Oltre alla ripetizione del pagamento, se questa non fosse possibile, l’Agenzia delle Entrate ha previsto una modalità alternativa di correzione per evitare che i cittadini perdano le detrazioni fiscali a causa di semplici errori formali.
Come stabilito dalla circolare n. 43/E/2016 dell’Agenzia delle Entrate, anche se è stato utilizzato un bonifico ordinario, è possibile sanare l’errore e mantenere il diritto alle detrazioni. In questo caso, è necessario richiedere all’impresa destinataria del pagamento errato una dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
Tale dichiarazione, che è possibile compilare utilizzando questo modulo autocertificazione per errato bonifico parlante disponibile sul sito Autocertificazioni.net, deve attestare che i corrispettivi accreditati siano stati correttamente contabilizzati ai fini della determinazione del reddito, correggendo così gli errori del bonifico iniziale.
La dichiarazione deve contenere
-Il nome della società, partita IVA e codice fiscale, oltre ai dati (nome e cognome) del suo rappresentante legale.
-I dati relativi alla fattura e al bonifico errato.
-La conferma che le somme indicate siano state correttamente contabilizzate ai fini della determinazione del reddito.
-La firma del fornitore.
Inoltre, il contribuente che intende avvalersi della detrazione deve presentare la dichiarazione sostitutiva, accompagnata dalla fattura e dal bonifico originale, al momento della dichiarazione dei redditi.
È importante notare che l’Agenzia delle Entrate mantiene il diritto di effettuare ulteriori controlli in caso di dubbi, anche se viene presentata la dichiarazione sostitutiva.