In questa guida spieghiamo come costruire un castello di cartone che può essere trasformato in fortino degli indiani.
Sono due costruzioni che trattiamo nello stesso capitolo in quanto variano soltanto per alcuni aspetti esteriori, del tutto superficiali. Tanto il castello quanto il fortino hanno infatti un perimetro esterno, torrette di osservazione, portone di sicurezza. Suggeriamo, per motivi pratici di costruzione, l’uso del cartone. Certo è che il fortino o il castello di legno sarebbero forse più belli e anche più duraturi, ma con il cartone vi si potranno apportare tutte quelle modifiche che il gioco stesso dei soldatini, siano essi in corazze d’acciaio o con la pistola nella fondina, continuamente richiede. In figura 1 abbiamo indicato lo schema per la costruzione di un castello medievale, mentre in figura 2 si ha modo di osservare come lo stesso può essere trasformato in un fortino.
Il materiale da usare può essere cartone ondulato, del tipo usato per imballaggio, o meglio ancora cartone rigido. In quest’ultimo caso, tuttavia, sarà probabilmente impossibile procurarsi fogli abbastanza grandi e, dovendo quindi rinunciare all’idea di fare tutto d’un pezzo, ci si accontenterà di giuntare una parete del castello a quella successiva, con abili ed opportune operazioni a base di colla.
Ipotizziamo che si sia riusciti a trovare un foglio di cartone di dimensioni sufficienti a far tutto con un sol pezzo. Prendere dunque riga e matita, e disegnare il castello (fig. 1). Si tratta di disegnare quattro quadrati adiacenti, ciascuno dei quali misura 35 cm di lato; nella parte superiore ognuno ha una serie di tre merli, larghi 7 cm e alti altrettanto; nel primo quadrato, inoltre, è prevista l’apertura di un portone. Per quanto riguarda la forma di questo portone si avrà soltanto l’imbarazzo della scelta: può essere a forma di scudo, o semplicemente a forma rettangolare (noi abbiamo preferito la cuspide, in quanto già il ponte levatoio che la coprirà è a forma rettangolare). La porta, ovviamente, deve essere tagliata lungo la linea fra i due battenti, e lungo le linee arcuate nella parte superiore; piegando le parti tratteggiate della porta, questa può regolarmente aprirsi.
Nell’ultimo quadrato, come indica il disegno, è opportuno prevedere anche una linguetta, in modo da incollare dietro il retro del primo quadrato, chiudendo il cerchio del castello.
Tenere presente, nel disegnare questo castello su cartone, che è quanto mai opportuno aggiungervi, sotto il terzo quadrato da sinistra, un altro quadrato con relative linguette da incollaggio; questo servirà come base per il castello stesso e, a montaggio ultimato, risulterà il cortile del castello. Nel centro di questa base, se si vuole, si possono anche aprire due linguette che serviranno poi al congegno per azionare il ponte levatoio; tali linguette, a forma di trapezio isoscele (fare sempre riferimento al disegno) dovrebbero misurare circa 20 cm lungo la base più lunga, 7 lungo quella più corta, e un’altezza di circa 6 cm. In entrambe, nel centro lungo la base più breve (quella che sarà tagliata e staccata dalla base) si apra un foro che servirà in seguito per l’innesto della manovella e del cavo di sollevamento del ponte levatoio. Quest’ultimo sarà disegnato a sua volta sullo stesso pezzo di cartone (anche per questo far riferimento al nostro disegno). Misura 20 cm di larghezza e 25 di altezza, vale a dire poco più, tanto per larghezza quanto per altezza, del portone del castello, che in questo modo potrà essere del tutto coperto. Con un po’ di colla fissare la base quadrata del castello.
Restano da attaccare, ai quattro angoli, le torri merlate. Prendere dei tubi di cartone (facilmente reperibili in cartoleria) e tagliarli nella lunghezza voluta (sempre, comunque, più di 35 cm che è l’altezza delle mura del castello). Sagomare la parte superiore a merli, delle stesse dimensioni di quelli fatti sulle mura (7 cm di altezza), ma con larghezza che sia sottomultipla della circonferenza del tubo di cartone. Dalla base dei cilindri di cartone praticate poi due feritoie lunghe 35 cm e di larghezza pari allo spessore del cartone usato per i muri; in questo modo il lavoro di montaggio sarà veramente molto semplice.
A questo punto resta da finire iI meccanismo del ponte levatoio. Praticare due piccoli fori alle estremità esterne del ponte stesso, inserirvi due lacci, annodandoli in modo che non possano uscire dai fori. Per maggiore sicurezza si può, sulla base del nostro disegno, incollare alla parte inferiore del ponte levatoio un listello di compensato, anch’esso forato per il passaggio dei lacci. Le due estremità dei lacci dopo essere entrate nel cortile del castello per mezzo di due fori praticati ai due lati del portone, sotto i merli, raggiungono la manovella montata sul
supporto di cartone. Avvolgendola o svolgendola, si alzerà o si abbasserà il ponte levatoio. Predisporre poi i ripiani sulle torri: cartone pari al diametro dei tubi, con linguette piegate in giù e incollate.
Il castello è completo. Basta soltanto procedere ai lavori di finitura. Il cartone marroncino non è dello stesso colore della pietra: è opportuno, quindi, pitturare il castello con un colore grigio biancastro.
Quando i bambini saranno stanchi di giocare con i cavalieri in armatura, il castello medievale sarà facilmente trasformato in un fortino indiano. Basta eliminare, con un paio di forbici, tutti i merli (si consiglia comunque di tenere i ritagli, che possono poi essere eventualmente ricollocati con l’uso di nastro adesivo), e ridipingere le mura esterne di un bel color legno, servendosi poi di un pennellino a punta fine (o di una matita color marrone scuro) per riprodurre le giunture fra un tronco d’albero e quello successivo.
Volendo fare qualcosa di completamente diverso, pur seguendo per linee generali le istruzioni date finora, si può costruire il fortino facendo uso dello stesso tipo di cartone anche per quanto riguarda le torrette agli angoli, le quali saranno in questo caso a base quadrata. Per il fortino indiano, costruito senza secondi fini medievali, si può anche ignorare del tutto il meccanismo per il ponte levatoio. Quanto al portone d’ingresso, si può facilmente trasformare la sua forma da ogivale a rettangolare.