Indice
Come sono belle le gite quando splende il sole, e che delusione quando le nuvole e la nebbia tingono il panorama di grigio e la pioggia comincia a cadere come se non volesse più cessare! Perché, ci domandiamo allora, non abbiamo dato retta al barometro o alle previsioni del tempo?
Illustreremo ora alcuni strumenti che ci permetteranno di osservare le variazioni del tempo ed anche, con qualche riserva, di predire il tempo che farà l’indomani.
Indicatori di temporale e di umidità dell’aria
I temporali si annunciano in anticipo colorando in azzurro la carta alla salda d’amido, trattata con ioduro di potassio. Mettiamo a bollire un po’ di amido (fecola di riso) in acqua, fino a consistenza collosa, ed aggiungiamo un po’ di ioduro di potassio; con questa soluzione imbeviamo un foglia di carta da filtro che lasciamo poi asciugare. Incolliamo una striscia della carta cosi preparata su un canone provvisto di laccetto, che esponiamo poi all’aperto al riparo dalla pioggia. Quando si sta formando un temporale, la carta si colora leggermente di azzurro; il tolore si accentua quando il temporale è imminente.
Trattando la carta con altri ingredienti, possiamo farci indicare l’umidità dell’aria, anch’essa determinante per la formazione del tempo.
Impastiamo un po’ di cloruro di cobalto (cobaltoso) con 10 parti di acqua, ed aggiungiamo altra acqua fino a soluzione completa. Aggiungiamo 2 parti di glicerina e 1 parte di sale comune, nonché una soluzione di 5 parti di gelatina sciolta in acqua calda. Agitiamo fino a soluzione completa, filtriamo attraverso un pezzo di tela ed imbeviamo di questa soluzione un foglio di carta da filtro. Questa carta indica l’umidità dell’aria: azzurra con aria asciutta, diventa violetta con aria leggermente umida, rosa con aria piú umida e rossa con aria satura di umidità. Esponiamo una striscia di questa carta all’aria, come precedentemente spiegato.
Igrometro a capello
Nelle figure 348-350 è illustrata la costruzione di un semplice igrometto a capello. La cassetta consiste di una parete di fondo (1) (compensato 6 mm), delle pareti inferiore e superiore (2) e (3) (legno dolce 10 mm), delle pareti laterali (4) (compensato 6 mm) e della parete anteriore (5) (compensato 3 mm).
Tutte le pareti sono abbondantemente provviste di fessure e fori per permettere l’entrata dell’aria. La cassetta è integralmente incollata ed inchiodata, fuorché la parete anteriore che viene avvitata a costruzione ultimata.
Nel centro della parete superiore (3) pratichiamo, a 5 mm dallo spigolo anteriore, un foro di diametro 3,5 mm, che filettiamo, con l’aiuto di una vite 4 mm lunga 20 mm e provvista di testa zigrinata, muovendo la medesima per alcune volte dopo averla lubrificata. L’angolo (6), di ottone elastico 0,5-0,6 mm, ha due fori per le viti di fissaggio ed un piccolo taglio laterale (fig. 348) fatto con la sega a traforo. Lo fissiamo a circa 5 mm dalla parete superiore. In basso incolliamo un’assicella (7) (50 x 50 x 15 mm) con un foro, fatto per mezzo di uno spillo incandescente, destinato ad accogliere in seguito lo spillo (9) di acciaio, con testa di vetro. Sullo spillo gira un cilindretto di legno (o 5 mm, lunghezza 7 mm), anch’esso forato longitudinalmente con uno spillo incandescente. Sulla testata del cilindretto incolliamo la lancetta (13) di carta sostenuta. Montiamo ora la lancetta, infilando sullo spillo (9) prima il cilindretto e poi una perlina di vetro e fissandolo infine nel foro di (7) in modo tale che il cilindro possa liberamente girare. L’estremità più corta della lancetta viene appesantita in modo sufficiente perché la lancetta resti ferma in qualsiasi posizione.
Ci serve ancora un capello di donna (8) lungo circa 16 cm, che sgrassiamo con acqua saponata. Una delle sue estremità viene annodata attorno ad un pezzo di filo di ferro lungo 10 mm circa; assicuriamo il nodo con una goccia di colla universale. L’altra estremità è collegata con un filo sottile (11) che termina in un cappio. Anche questo nodo è assicurato con colla. Da un filo d’acciaio 0,3 mm formiamo una spiralina (12) lunga 15 mm, o 7-8 mm, le cui estremità terminano in ganci.
Inseriamo ora il capello con la parte terminale nel filo di ferro entro il taglio dell’angolo (6), giriamo il filo (II) una volta attorno al cilindretto (10) ed infiliamo il cappio in uno dei ganci della spiralina (12); ‘l’altro gancio è fissato con una vite nell’assicella (7). 11 capello deve essere abbastanza teso perché la lancetta, portata alla posizione verticale, si muova quando giriamo la vite (16) a destra o a sinistra. Se ciò non avviene, dobbiamo accorciare il capello, il filo o la molla a spirale.
Su un pezzo di cartoncino da disegno (15) disegniamo una scala che fissiamo negli spacchi delle pareti laterali. Come si vede nella figura 348, la lancetta deve essere piegata due volte affinché non abbia a toccare la scala. Fissiamo ora con quattro viti una lastrina di vetro dietro la finestrella della parete anteriore, avvitiamo quest’ultima sulla cassetta, fissiamo un occhiello sulla parete posteriore, e l’igrometro è pronto per la taratura.
La taratura può essere fatta con l’ausilio di un igrometro di quelli in commercio; in mancanza di esso, ci limitiamo alle indicazioni: « molto secco », « secco », « umido », « molto umido ».
Nella figura 350 lo strumento figura completato da un piccolo termometro, nonché da due strisce di carta preparate con ioduro di potassio e con cloruro di cobalto; sopra e sotto le carte, delle striscette di carta colorata e con le scritte opportune permettono la facile lettura delle indicazioni date (bianco = bel tempo, azzurro = temporale; azzurro = secco, rosso = umido).
Questo semplice strumento non ci permette, naturalmente., di prevedere con sicurezza il tempo che farà; tanto più che manca il barometro. Tuttavia, se osserviamo anche le nuvole ed il vento, possiamo formulare delle previsioni di una certa attendibilità.
Possiamo aspettarci bel tempo
-se il vento gira in mattinata col sole, in pomeriggio in senso inverso;
-al mare: se il vento di giorno soffia dal mare, di notte dalla terra;
-in montagna: se il vento di giorno soffia verso la montagna, di notte verso la valle;
-genericamente parlando, con venti da sud e da est.
Le nuvole che si dissolvono di sera (anche i cumuli) ed i cirri (nuvole a forma oblunga), purché non troppo veloci, indicano tempo costante. Questa previsione è confermata da crepuscoli rapidi ed umidità dell’aria moderata.
Dobbiamo aspettarci tempo cattivo:
-se il vento cambia di colpo direzione, o se soffia da sud-ovest, da ovest o da nord-ovest;
-se verso sera si ha un rapido aumento dell’annuvolamento;
-se le nuvole sono a forma di cirri o di « pecorelle » e si muovono rapidamente;
-se l’umidità dell’aria cresce rapidamente;
-se l’aria è molto trasparente;
-se la luna mostra aloni colorati.
Sono in vista temporali
-se i cumuli crescono continuamente;
-se fa molto caldo ed umido, anche a cielo sereno;
-se il vento viene da est o sud-est.
La direzione dei vento può essere rilevata da una piccola banderuola di lamiera o legno compensato, fissata in un punto ben esposto al vento (cima d’albero, tetto). La banderuola è collegata con una crocera di legno, alle cui estremità fissiamo, in modo che siano ben visibili dal basso, le lettere corrispondenti ai punti astronomici.