In questa guida spieghiamo come costruire un puzzle.
II puzzle non è una novità. Può esserlo però il farselo da soli con un disegno frutto della propria fantasia o (meglio ancora perché più divertente) con una fotografia personale. È quanto si vuole illustrare e suggerire con le operazioni che descriveremo. II materiale che bisogna usare per questo lavoro si ha probabilmente già « a portata di mano »: occorrono infatti un seghetto, un barattolo di colla e relativo pennello, un pennarello, della carta vetrata molto fine, un’asse (in questo caso rivolgersi eventualmente al proprio falegname) e una fotografia del soggetto che si è scelto.
L’asse di compensato (le cui misure possono variare a nostro piacimento) deve essere per prima cosa ben lisciata e pulita; per queste operazioni basta carteggiare e passare con uno straccio. Quindi con un pennello di media grossezza, per accelerare l’operazione, si cosparge la colla su tutta la sua superficie in maniera uniforme.
Ultimo aggiornamento 2024-11-10 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Si passa ora a incollare la fotografia, che sarà stata preventivamente fatta ingrandire (o avrete ingrandito voi stessi) secondo le dimensioni dell’asse (dettaglio A in figura). Questa operazione deve essere eseguita con molta cautela, in quanto da essa dipende la buona riuscita del puzzle.
Per proteggere la fotografia e per farla risaltare maggiormente suggeriamo di stendervi sopra uno strato di vernice trasparente alla nitro reperibile in un qualsiasi colorificio. Una volta che l’adesivo ha fatto presa bisogna tracciare con il pennarello (dettaglio B) nella parte posteriore dell’asse tante linee ondulate. Dopo questa operazione non resta che segare con un seghetto (dettaglio C) sia le linee orizzontali, sia quelle verticali. Il risultato finale sarà la fotografia ridotta in tanti pezzettini, e si avrà un bel da fare per ricomporla. E questo è, appunto, l’obiettivo del gioco. Come però è già stato detto all’inizio, il puzzle può essere fatto con un disegno creato da noi stessi ed eseguito sull’asse prima con una matita e quindi colorato con smalti sintetici che si trovano nei colorifici.