Il semenzaio è un ambiente protetto come la serra, ma con lo scopo preciso di far germinare i semi e portare avanti il primo stadio di crescita vegetativa.
Vantaggi con l’uso del semenzaio
-Migliore resa dei semi piantati e quindi più piantine a disposizione
-Guadagno di tempo perchè non dovremmo aspettare la temperatura giusta esterna per seminare ma potremo farlo con un paio di mesi di anticipo nel semenzaio per avere piante già grandi da trapiantare quando il clima esterno sarà quello giusto
-risparmio sull’acquisto delle piantine
-Esperienza educativa per i più piccoli ma anche per i grandi.
Ma procediamo con la guida.
Ecco cosa ci serve
-Contenitore di plastica o polistirolo, potete usare anche piccoli contenitori.
-Mix di torba e sabbia, può andar bene anche del terriccio se volete.
-Semi.
-Nebulizzatore, il tipo spruzzino se non volete acquistarne uno.
-Un ambiente caldo e luminoso.
Primo Passo
Per prima cosa ci occorrerà un contenitore rettangolare non eccessivamente profondo (10/20 centimetri vanno bene) costituito da materiale impermeabile come plastica o polistirolo e senza aperture o spiragli sui bordi. La prima operazione manuale da compiere consiste nel praticare una serie di fori di qualche millimetro di diametro (larghi quanto una cannuccia per bere), distribuiti omogeneamente, sul fondo – non troppo vicini per non indebolire la base -. Serviranno a drenare l’acqua in eccesso e a far respirare il terreno.
Secondo Passo
Prepariamo ora il substrato di crescita dei nostri semi. In un secchio di misura media versiamo, in parti uguali, la torba fine e la sabbia che avremo preventivamente acquistato, possiamo anche usare del terriccio nel caso, lavoriamo il composto con le mani fino a renderlo soffice e arioso; leggerezza e uniformità consentiranno alle tenere radici dei futuri germogli di espandersi con facilità. Distribuiamo sul fondo del contenitore composto a strati, premendolo leggermente più riprese, per compattarlo ma non troppo.
Terzo Passo
Terminato il lavoro di riempimento, posizioniamo il contenitore su una base leggermente più larga dello stesso; servirà per la raccolta dell’acqua e dei residui che filtreranno dai buchi del fondo. Possiamo usare allo scopo, un vecchio vassoio o una bacinella. Nebulizziamo acqua con un vaporizzatore o uno spruzzino sulla superficie del substrato fino a renderlo umido e quasi fangoso, adatto all’alloggiamento dei semi, per il quale dovremo procedere in modi differenti, a seconda della dimensione e tipologia degli stessi.
Quarto Passo
Finalmente siamo arrivati al momento della semina. Se il seme è di media grandezza, compresa tra un chicco di riso e un piccolo fagiolo, possiamo interrarlo singolarmente, a 1 o 3 centimetri di profondità, avendo cura di ricoprire il buco creato; i semi più piccoli dovremo invece, spargerli sulla superficie, badando a distribuirli uniformemente, per poi coprirli con un leggero strato di torba, oppure, a seconda del tipo di pianta, ricavare dei fori nel terriccio e riempirli ognuno con 4 o 5 semi. Chi ve li ha venduti è sicuramente in grado di suggerirvi quale tipo di semina adottare. Ricoverata la semenza, non resta che dare un’ultima leggera vaporizzata d’acqua e scegliere un posto della casa che sia luminoso, caldo e umido; ripetiamo giornalmente l’operazione per mantenere l’umidità del semenzaio costante fino alla fuoriuscita prima e all’irrobustimento poi, delle piantine.
Per aumentare temperatura e umidità si può coprire il semenzaio con della velina trasparente, quella per alimenti va più che bene. Se dovessero comparire muffe vanno immediatamente rimosse per evitare di compromettere la germinazioni.