La cartapesta è un composto facilmente realizzabile e decisamente economico. è infatti costituita semplicemente da carta leggera (perfetta quella dei giornali quotidiani), colla vinilica e I’acqua.
La carta viene imbevuta in una miscela di acqua e colla vinilica (le proporzioni sono variabili, indicativamente bisogna ottenere una colla totalmente liquida) e, una volta ammorbidita, modellata a piacere.
Grazie alla colla, quando la composizione sarà asciutta la carta sarà indurita nella forma data, creando una struttura rigida.
La cartapesta si prepara e si utilizza in diversi modi, che variano a seconda di cosa e come si deve costruire.
Lasciando la carta in ammollo per molte ore o giorni interi, si ottiene una sorta di impasto, che può essere in qualche modo paragonato ad una creta bagnata: prendendone in mano una porzione e strizzandolo, si può modellare a piacimento per creare oggetti pieni e compatti. In questo caso la carta si sminuzza talmente da permettere un lavoro quasi liscio e che riempie tutto il volume. Si utilizza per modellare forme abbastanza piccole o per rivestire strutture già esistenti.
Può essere utile anche per creare stampi. Bisogna però tenere presente che il prodotto, una volta finito, sarà abbastanza pesante, poiché il materiale sarà molto pressato e compatto.
Inoltre, visto che la miscela di acqua e colla dovrà asciugare fin nella parte più interna, richiede tempi di essiccazione molto lunghi.
Per creare oggetti più grandi e più leggeri, si utilizza la cartapesta come strato superficiale che ricopra una struttura di altra fattura. Si può, per esempio, costruire una struttura grezza di cartone, di polistirolo o di rete di ferro, modellare dettagli anche relativamente grandi con fogli di giornale arrotolato e compattato, fissarli con del nastro carta adesivo alla struttura e infine rivestire il tutto con una “cartapesta leggera”: pezzi di giornale passati velocemente in acqua e colla vinilica stesi sulla sagoma, sovrapposti in più strati, ben aderenti alla struttura sottostante. Più strati ci saranno, più la cartapesta risulterà rigida. Più piccoli saranno i pezzi di giornale, soprattutto negli ultimi strati, più liscia e precisa sarà la resa del rivestimento.
Risulta essere anche possibile lisciarla ulteriormente con della carta abrasiva. Questo metodo permette di ridurre sia il peso totale che i tempi di essiccazione.
Se posta su un materiale poroso come legno o cartone, la cartapesta può essere semplicemente adagiata, e il fissaggio sarà affidato alla colla contenuta nel composto. Per rivestire, per esempio, una rete di ferro, si deve fare in modo che lo strato di cartapesta avvolga in alcuni punti la rete di modo che, una volta essiccato, si incolli a se stesso “inglobando” la struttura.
La cartapesta si dipinge facilmente con colori per cartapesta, tempera o colori acrilici, e per una maggiore tenuta, durata e resistenza è possibile ricoprirla (dopo averla dipinta) con della vernice protettiva trasparente a base d’acqua o a solvente. è spesso utilizzata nella creazione di burattini e pupazzi.