In questa guida spieghiamo come impagliare una sedia.
Quella dell’impagliatura di un sedile ormai consumato è operazione relativamente semplice, che dà buoni risultati se si seguono le regole fondamentali. Per preparare la paglia (ne occorrono 500/600 g) immergerla per dieci minuti in acqua fredda, poi avvolgerla per 24 ore in un panno affinché l’umidità penetri meglio nelle fibre. È un trattamento essenziale, se si vuole che la paglia sia duttile e perda quella certa fragilità che la caratterizza.
Il telaio della sedia deve essere di tipo aperto come indicato al dettaglio 1 della fig. 1. Quanto alla paglia, può essere usata a filo semplice, se si desidera un risultato abbastanza sottile, oppure a due o più fili intrecciati fra di loro (in genere si tratta di due intrecciati). Quando si deve fare una giunta bisogna accertarsi che questa sia nella parte inferiore della sedia, affinché non sia visibile. Occorre un buon nodo solido. Per impagliare un sedile, iniziare la lavorazione nell’angolo indicato nella figura con la lettera A (la linea AB è il davanti della sedia). Fare passare la paglia sulla sbarra frontale del telaio, passare sotto, agganciare a sinistra da sotto la traversa laterale, quindi portare verso l’angolo B, passare sopra la sbarra laterale, e poi sopra quella frontale, quindi sotto e verso l’angolo C, sempre come indica la fig. 1, infine verso D. Da qui si torna in A, e il procedimento è ripetuto. Se il sedile è quadrato si continua in questo modo finché tutto è riempito dall’impagliatura.
Se il sedile invece è rettangolare, i due lati saranno riempiti molto prima delle estremità anteriore e posteriore. In questo caso occorrerà procedere al completamento della parte interna facendo passare la paglia soltanto dal davanti all’indietro, e viceversa, come indica il dettaglio 2 della fig. 1. Se il sedile è invece di forma irregolare, vale a dire se, per esempio, il lato anteriore è più lungo di quello posteriore, si può agire in due modi diversi, come indica la fig. 2. Il primo (dettaglio 1), consiste nel fare un giro di paglia, come precedentemente indicato, e quindi, tornati al punto A, effettuare due passaggi anziché uno; lo stesso si faccia sulla sbarra anteriore in B. Ai punti C e D, invece, adottare la procedura normale. Ripetere il doppio giro quando si giunge in A. Procedere cosi fino a quando lo spazio vuoto sulla sbarra AB è uguale
allo spazio vuoto sulla barra CD, quindi procedere in modo normale. Il secondo modo (dettaglio 2) consiste nel misurare CD e riportarlo su AB. Fissare vari fili in D e poi lavorarli indipendentemente l’uno dall’altro, facendoli passare per A e B e fissandoli in C, fino a quando CD è uguale allo spazio vuoto di AB. Quindi procedere secondo la tecnica normale.
Quando i fili iniziali saranno bloccati da quelli dei giri completi, si potranno eliminare i fili con cui l’operazione iniziale è stata bloccata. Per quanto riguarda la cosiddetta impagliatura « viennese », fatta con una specie di canna, seguire lo schema indicato a pag. 96, servendosi di punte di legno (lunghezza 3-4 cm, diametro 3-4 mm) per fissare la canna ad ogni passaggio negli appositi fori.