Indice
Installare un’antenna fai da te è un’operazione che può toccare svolgere ad ognuno di noi. L’antenna è un elemento fondamentale in ogni casa e non sempre si decide di affidarsi ad un professionista. Più esattamente si tratta di un dispositivo impiegato nella trasmissione e nella ricezione di onde elettromagnetiche, senza il quale non potremmo usufruire dei sistemi di telecomunicazione esistenti e, di conseguenza, servirci di tutte quelle comunicazioni a distanza non cablate (wireless) che quotidianamente utilizziamo.
Vi sono 2 grandezze fondamentali che caratterizzano ogni antenna e sono rappresentate dal guadagno e dalla direttività. Il guadagno misura la potenza dell’antenna, o più esattamente la sua capacità di concentrare il campo elettromagnetico in una determinata direzione. La direttività esprime invece la capacità dell’antenna di selezionare la direzione di provenienza del canale.
La loro forma è molto variabile e strettamente legata alla funzione che devono svolgere.
Dove è possibile installare un’antenna? Di quali materiali si compongono?
Si può installare un antenna satellitare o antenna parabolica
-su un muro mediante appositi fissaggi
-sul tetto
-su un camino
-su un palo adiacente la casa o isolato
-sul terrazzo.
Le antenne devono essere costruite con materiali inossidabili e in lega leggera, in modo da poter resistere alle sollecitazioni atmosferiche. In linea generale sono costituite da elementi di alluminio o acciaio zinco-cromato e verniciato.
Consigli per l’installazione di un’antenna
Prima di effettuare l’installazione antenna ci sono alcune cose da tenere sempre bene a mente
-che ci sia spazio sufficiente per un corretto orientamento della parabola;
-che non vi siano ostacoli (alberi o costruzioni) che ne impediscano la ricezione;
-evitate di ancorare l’antenna a camini, ma posizionatela almeno a 2 m da essi e in posizione controvento, onde evitare che i fumi di scarico del camino corrodano le funi di fissaggio o che si depositino dei residui sugli elementi, in grado di alterarne le proprietà;
-è bene collocarla sul versante del tetto più lontano dalla strada e lontana dalla linee elettriche, per evitare danni a cose e persone provocati da una sua eventuale caduta;
-il palo di sostegno deve essere assolutamente verticale e ben assicurato con zanche e apposite mensole in modo che non vi siano oscillazioni;
-se le antenne sono più di una, è necessario disporre quelle più ingombranti e lunghe nella parte inferiore del sostegno, in modo da evitare maggiori sollecitazioni da parte del vento (l’antenna più bassa deve comunque essere collocata ad una altezza non inferiore a 1,8 m);
-circa 1/8 della lunghezza del sostegno (con un minimo di 40 cm) deve essere riservata per l’ancoraggio dello stesso.
Quali norme regolano l’installazione di un’antenna
Le norme che disciplinano l’installazione di antenne ed impianti elettronici per la ricezione di trasmissioni radiofoniche e telefoniche, nonché il passaggio di fili cavi ecc. si trovano principalmente in 2 fonti di legge:
-Il D.Lgs 259/2003 c.d. “Codice delle comunicazioni elettroniche”;
-Il D.M. 37/08, art. 1, comma 2, lettera b che stabilisce l’obbligatorietà di requisiti tecnici e l’abilitazione di un responsabile tecnico per l’installazione di antenne ed impianti elettronici;
-La legge 66/2001 che tratta nello specifico l’installazione di antenne in condomini.
Se vivete in condominio potreste appellarvi anche “Diritto di antenna” sancito secondo la giurisprudenza dall’art. 21 della Costituzione, che garantisce la libertà di manifestazione del pensiero e quindi anche il diritto di accedere liberamente alle informazioni.
Diritto che non ha carattere reale, ma personale, e che permette di compiere tutte le attività che sono richieste per l’installazione dell’antenna, che non può in nessun modo essere vietata.
Una facoltà tanto garantita da ricomprendere, eventualmente, la possibilità di accedere temporaneamente attraverso l’appartamento di un altro condomino, purché ciò avvenga nel pieno rispetto dell’altro condomino e cercando di cagionare il minor pregiudizio possibile ai beni comuni e alla proprietà esclusiva altrui ed eventualmente offrendo idonee garanzie per la realizzazione dell’impianto autonomo.
Quali elementi considerare nella scelta di un’antenna
Nello scegliere e poi procedere con l’installazione di una antenna si deve tenere in considerazione che l’efficienza ottenibile è condizionata sia da caratteristiche proprie dell’antenna stessa che da un insieme di fattori che variano a seconda delle situazioni.
Le caratteristiche sono definite dal guadagno (la capacità di concentrare il campo elettromagnetico in una determinata direzione), dall’angolo di apertura e dal rapporto tra sensibilità nella direzione di ricezione e in quella opposta.
Mentre i fattori esterni da valutare, fra questi 2 in particolare
-fattori strutturali: caratteristiche quali: l’altezza dell’edificio sul quale viene installata l’antenna, le potenziali barriere (costituite da fabbricati vicini), la lunghezza dell’impianto e la quantità di utenze;
-fattori di ricezione: livello di intensità dei segnali in arrivo, dalla loro lunghezza d’onda e dall’eventuale presenza di disturbi. E’ bene poi considerare considerare la distanza dalla stazione trasmittente, infatti più distanti vi trovate dal punto di trasmissione più componenti, e quindi più guadagno, dovrà possedere l’antenna. Un altro elemento fondamentale per la ricezione è la scelta del posizionamento dell’antenna. Tenete poi ben presente che un’antenna che ha problemi di scarsa ricezione (perché sottodimensionata in termini di guadagno o non abbastanza direttiva) rappresenta un’inconveniente che non può essere risolto installando un amplificatore con livello di uscita elevato.
Ultimo aggiornamento 2024-11-12 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Quale tipologia di antenna installare
Esistono in commercio vari tipi di antenne la cui conformazione è strettamente legata alla banda di frequenza che devono ricevere. Abbiamo perciò antenne in grado di ricevere l’intero spettro delle frequenze trasmesse, antenne in grado di ricevere una singola banda o gruppi di bande, ed infine antenne in grado di ricevere un solo canale o gruppi di canali.
In generale è possibile installare antenne di tre grandi macro-categorie
Antenne Yagi
È la classe di antenne che più di ogni altra vi raccomandiamo di utilizzare nella progettazione e nell’installazione dell’impianto TV, sia per la maggiore potenza in termini di guadagno sia per la maggiore versatilità nel trattamento dei segnali disturbati.
Si suddividono in base alla ricezione dei segnali in VHF e in UHF.
Per il trattamento del primo è possibile trovare 2 modelli
-A banda larga (o universali), ossia in grado di ricoprire tutte le frequenze della Banda III;
-Monocanale, per il trattamento specifico di singoli canali la cui ricezione sia particolarmente difficoltosa.
Per la ricezione dei segnali in UHF sono disponibili invece modelli:
-A larga banda, in grado di ricevere simultaneamente i canali della Banda IV e della Banda V;
-Semigamma, dedicate specificatamente o alle frequenze della Banda IV o a quelle della Banda V;
-A banda stretta, utilizzate per il trattamento di gruppi di canali appartenenti alla stesse bande, ma la cui ricezione risulta particolarmente difficoltosa.
Antenne a pannello
Questa tipologia di antenne si caratterizza per un guadagno mediamente più ridotto (anche se alcuni modelli presenti in commercio possono raggiungere i 16 dB) e per una direttività di gran lunga inferiore.
Sono antenne installate prevalentemente per la ricezione dei canali UHF, sono particolarmente indicate nelle zone in cui i segnali dei ripetitori provengono da direzioni diverse.
Antenne logaritmiche
Sono costituite da una serie di dipoli in successione tutti alimentati. Il dipolo rappresenta l’elemento più importante dell’antenna, quello capace di captare le onde elettromagnetiche, di rendere disponibile ai suoi capi una tensione e di inviarla all’impianto televisivo.
Il dipolo più lungo posto alla base dell’antenna è deputato alla ricezione della frequenza più bassa, mentre quello più corto situato all’estremità superiore definisce la frequenza più alta. Grazie a questa struttura si determina quella che è una delle caratteristiche salienti dell’antenna logaritmica: il guadagno costante su tutta la gamma delle frequenze.
Sono anche conosciute come antenne uniche in quanto sono in grado di ricevere contemporaneamente le frequenze distribuite su tutte e 3 le bande.
Installazione di un antenna fai da te
Per prima cosa dovete recarvi in un negozio specializzato di antennistica ed acquistare un’antenna esterna. La soluzione ideale sarebbe trovare un sistema completo di montaggio e altri accessori necessari per montarla, ad esempio, sul tetto.
A questo punto bisogna scegliere il luogo di ubicazione. Questo di solito è in prossimità del parapetto del tetto e quanto più in alto è possibile per evitare interferenze con altre antenne, e con eventuali ostacoli di natura architettonica come edifici adiacenti, alberi o tralicci pubblicitari.
Prendete adesso tutti i vostri strumenti e recatevi sul tetto. Verificate di avere con voi tutto ciò di cui avrete bisogno, come trapano, chiavi e pinze, nastro isolante e cavo. A questo punto il lavoro può avere inizio.
Prendiamo il palo di zinco che serve per innalzare l’antenna e lo ancoriamo al muro di cinta. Generalmente sui tetti ci sono sempre dei punti di aggancio di precedenti installazioni o predisposizioni per nuovi impianti. Tuttavia in mancanza di essi, bisogna praticare un foro nella parte bassa del parapetto (nella parte interna) e bloccare con cemento a presa rapida una staffa di ferro, che serve a far trapassare all’interno il palo di innalzamento dell’antenna.
Una volta fissato il palo, si può agganciare l’antenna, bloccandola in cima con l’apposita fascetta dopo che è stato fatto il collegamento con il filo e con l’amplificatore in dotazione.
Completata l’installazione dell’antenna, bisogna regolarla fino a quando non si raggiunge il segnale ottimale. L’ideale è portare un piccolo televisore in modo da controllare da vicino la qualità di ricezione. Tuttavia conoscendo la direzione dei ripetitori nazionali e orientandola seguendo le antenne dei vicini è più facile trovare la giusta posizione. Raggiunto il livello di ricezione ottimale, si possono bloccare definitivamente le viti in modo che l’antenna rimanga stabile.
Nonostante in tanti scelgano questa soluzione, riteniamo necessario sottolineare, che ricorrere al fai da te non sempre porta ai risultati sperati.