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In questa guida spieghiamo come montare un lavandino
Esistono in commercio numerosi modelli di lavabo, ma essenzialmente due sono le tipologie principali: il lavabo su mensole e il lavabo ancorato alla parete attraverso grosse viti o mensole e appoggiato anche su un supporto verticale (‘colonna”).
Per la sostituzione del lavello è necessario prima di tutto sconnettere il rubinetto e sfilare il tubo di scarico dalla parete; dopo di che il lavabo può essere asportato.
Sono rari i lavandini venduti con la rubinetteria già montata; al momento dell’acquisto è necessario badare di ottenere la fornitura necessaria sia della rubinetteria che dello scarico (chiusura e dispositivo di comando).
Questa regola vale soprattutto per i sanitari di importazione per i quali è difficile trovare il materiale, essendo le norme straniere diverse.
Non aspettate di aver fissato il lavandino per montare gli accessori; lo spazio dietro di esso è sempre molto scarso, il che renderebbe molto difficile il montaggio della rubinetteria e del sistema di scarico.
Preparazione del lavandino
Iniziate con l’installare il miscelatore senza dimenticare di sistemare gli eventuali giunti tra rubinetto e lavandino.
Se lavorate appoggiandovi a terra, ponete sotto un cartone per non sbrecciarne lo smalto.
A questo punto del lavoro dovrete regolare la sbarretta di comando d’apertura e di chiusura del tappo, se il vostro lavandino ne è dotato.
In genere esso è posto molto indietro sotto il lavandino, ed è difficilmente accessibile in seguito.
Le tubature di alimentazione e di scarico saranno incassate oppure no a seconda del tipo di lavandino; non è necessaria l’incassatura se il lavandino è a colonna o incastrato in un mobile; lo è invece con un sanitario a consolle.
L’incassatura viene effettuata in una scanalatura praticata nella muratura; ricordiamo che i tubi in rame devono essere protetti da una guaina.
L’altezza di fissaggio del lavandino dipende dall’altezza di chi lo utilizza: 83 cm dal suolo rifinito (attenzione se dovete ancora predisporre una piastrellatura) se la vostra altezza è compresa tra m 1,60 e m 1,80, e tra 85 e 90 cm se superate i m 1,80 di altezza. Se volete installare un lavandino per i bambini (fino ai 12 anni) esso sarà situato a 60-65 cm dal pavimento.
La solidità del fissaggio dipende dal tipo di lavandino: leggero per un lavandino a colonna o incastrato in un mobile, deve invece essere molto resistente per un lavandino sospeso soprattutto se non è posto su squadre metalliche.
È necessario, in questo caso, praticare una tassellatura piuttosto profonda nella muratura; i lavandini sospesi richiedono un fissaggio particolare e generalmente vengono venduti con tasselli e aste filettate che garantiscono questa solidità.
Prima di acquistare un sanitario di questo tipo, assicuratevi che il muro su cui volete situare il lavandino ne sopporti il fissaggio; valutate anche la natura dei supporti e le reali possibilità di foratura profonda, sovente limitata nei tramezzi.
Se è presente un rivestimento di lastre di gesso non è possibile sospendere un lavandino molto pesante, in ogni caso saranno indispensabili tasselli speciali.
Gli allacciamenti
Riguardano lo scarico e l’alimentazione; potrete realizzarli solo dopo l’installazione delle varie canalizzazioni e la posa del lavandino.
Il sifone è generalmente venduto con il sistema di chiusura, che ne costituisce il naturale complemento.
Un sanitario di qualità è spesso dotato di un sifone cilindrico in metallo.
Il PVC è anch’esso valido e presenta il vantaggio di non corrodersi.
Evitate di scegliere un sifone tradizionale a S (in metallo o in plastica). Il risparmio sarà poco importante tenendo conto delle difficoltà che incontrerete per stappare il sifone.
Se dovete installare una lavatrice nel bagno (il che è necessario quando lo spazio in cucina è limitato) prevedete un sifone a presa laterale che permetterà di collegare direttamente il tubo di svuotamento nello scarico del lavandino.
La posa del sifone è semplice, soprattutto se si tratta di un modello ad anello avvitabile a mano; se si tratta di un sifone tradizionale avrete bisogno di una chiave per stringere i dadi di raccordo.
In ogni caso non dimenticate di predisporre i giunti di tenuta necessari.
Il raccordo delle canalizzazioni di alimentazione in rame avviene tramite collare ribattuto; è un’operazione semplice ma resa delicata dalla scarsità di spazio di cui si dispone dietro al lavandino.
In alcuni casi è più semplice procedere a un raccordo saldato tramite manicotti dritti.
Dopo avere effettuato i collegamenti, sistemerete la colonna, il mobile da incastro o la consolle di sostegno. Ha la funzione di rinforzare il fissaggio del sanitario e di nascondere il punto di partenza delle canalizzazioni che non possono essere direttamente incastrate.
L’incassatura destinata a nascondere le canalizzazioni, sarà stata ricoperta in precedenza.