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Le perline di legno possono essere utilizzate in molteplici situazioni e risolvere molti problemi. La posa in opera risulta di solito abbastanza semplice, ma è opportuno dotarsi di alcuni strumenti che consentano di semplificare le operazioni necessarie all’utilizzo dei materiali e di ottenere i migliori risultati.
Come Scegliere le Perline
Il rivestimento con delle perline può risultare utile in molteplici situazioni, per esempio quando una parete sia eccessivamente deteriorata o sporca. Il rivestimento in legno consente di ottenere un ambiente “caldo e accogliente”, particolarmente in certe situazioni; non necessariamente è obbligatorio rivestire tutto un locale, magari si può provvedere al rivestimento di una o due pareti. La posa in opera del rivestimento in perline di solito non è difficoltosa e non richiede l’impiego di complesse strumentazioni, purché si acquistino le perline già pronte per l’uso; diverso è invece il caso nel quale si decidesse di farsi le perline partendo da tavole di legno adatte. È necessario allora operare con un’apposita fresatrice. Il che non è impossibile ma richiede, oltre a un certo investimento per quanto riguarda l’acquisto dello strumento, anche una certa perizia.
Se si decide di operare con delle perline già pronte per l’uso, dopo averle acquistate sarà bene lasciarle riposare per qualche tempo nel locale nel quale si intende posarle: non è opportuno avere fretta ed è preferibile, se possibile, lasciar trascorrere anche qualche mese, così che le tavole di legno possano acclimatarsi, adeguarsi all’ambiente, assorbirne l’umidità. Il che risulterà assai utile allo scopo di ridurre i rischi dovuti al successivo assestamento del legno. Ovviamente sarebbe opportuno accertarsi che si tratti di legname stagionato, possibilmente in modo naturale, con la tradizionale esposizione all’aria.
Le perline da parete, come quelle da pavimento, possono avere spessore, lunghezza e larghezza variabili; sono comunque lavorate lungo i bordi in modo da potersi incastrare una nell’altra per mezzo di lunghi “maschi” e altrettanto lunghe scanalature “femmina”. Si possono ovviamente acquistare perline in legni diversi, accertandosi che non siano svergolate. I legni utilizzati più comunemente sono: abete, pino di vari tipi, douglas, larice. Vi sono poi perline in essenze più pregiate.
Per i rivestimenti di interni si utilizzano prevalentemente perline dello spessore di 8-10 mm e di una larghezza che, con misure intermedie, va dai 10 ai 12 mm; le lunghezze più comuni sono di 2-3-4 metri.
Nel caso di rivestimenti da esterno si impiegano perline prevalentemente dello spessore di 25-30 mm, che possono raggiungere in certi casi anche i 40 mm; molto usate sono le tavole di larice, un legno assai adatto ad affrontare le aggressioni degli agenti esterni (pioggia in primo luogo).
La faccia “a vista” delle perline può essere elaborata in vari modi: può essere liscia, modanata con incavo centrale a sezione triangolare, rettangolare ecc. Anche i bordi delle perline possono essere diversi: diritti, smussati, arrotondati ed esistono persino perline dalla faccia semitonda che, dopo essere state poste in opera, danno l’idea di tanti tronchi accostati, a ricordare una tipica baita di montagna.
In commercio si trovano infine perline non trattate con prodotti di protezione e perline “prefinite” in vari modi. Si potrà ovviamente optare per una posa in opera “al grezzo” oppure per il trattamento preventivo con impregnanti e vernici, a seconda delle esigenze e dei gusti personali.
Da tenere presente che con le perline, montate su un’apposita struttura di legno, si possono realizzare pareti interne autoportanti.
Come Preparare la Parete
Come accennato poco sopra. le perline possono avere diversi spessori; è perciò necessario provvedere anzitutto a togliere dalla parete i comandi elettrici, così da poterli successivamente riposizionare sulla parete rivestita. Si dovrà scollegare la tensione di rete e poi asportare le mascherine dalle prese e dagli interruttori e staccare i conduttori dai frutti. Isolati opportunamente i terminali con del nastro adesivo, si potranno quindi raggruppare gli stessi all’interno della cassetta, in attesa di ripristinare il contatto; i terminali potranno essere fermati con un po’ di carta pressata. Dopo avere calcolato di quanto la perlina sporgerà rispetto alla originaria superficie della parete, si dovrà spostare verso l’esterno la cassetta murata, in modo da poter poi agevolmente ricollocare la mascherina.
Prima di procedere alla posa in opera delle perline si dovrà accertarsi dello stato della parete: nel caso della presenza di parti deteriorate, si dovrà provvedere a ripristinarne la superficie, eventualmente rappezzando l’intonaco e chiudendo fessure o crepe.
La presenza di umidità lungo la parete potrà essere tamponata mediante l’utilizzo di prodotti antiumidità che lascino traspirare il muro ma non lascino fuoriuscire l’umido, che inevitabilmente danneggerebbe la perlina. Gli eventuali prodotti protettivi o di finitura, da usare sia sulla faccia interna che su quella esterna della perlina, dovranno essere applicati prima della posa in opera.
Listelli a Parete
La posa in opera delle perline può essere eseguita anche attraverso l’utilizzo di un sigillante siliconico da applicare con l’apposita pistola e in effetti questa tecnica, soprattutto quando si tratti di rivestire piccole superfici, si va diffondendo al seguito di una tendenza a “fare in fretta” che pare inarrestabile: le perline possono essere applicate direttamente sulla parete, soprattutto quando si tratti di muri interni molto asciutti.
L’applicazione attraverso il tradizionale sistema a listelli, richiede certamente dei tempi un poco più lunghi, ma consente di ottenere risultati migliori sotto diversi punti di vista e anzitutto permette una maggiore traspirabilità alla parete.
Per quanto riguarda la posa in opera della listellatura alla quale aggrappare le perline, è necessario collocare sulla parete dei listelli orizzontali dello spessore minimo di 30 mm, alti da 30 a 50 mm, sui quali andranno successivamente applicate le perline. Tali listelli dovrebbero preferibilmente essere collocati a una distanza di circa 50 cm l’uno dall’altro e in posizione sfalsata, così da realizzare un miglior sostegno e consentire una migliore circolazione dell’aria dietro le perline. Anche i listelli possono eventualmente venire trattati con prodotti impregnanti.
Il primo listello dovrà essere posizionato in basso, pressoché a contatto con il pavimento, mentre l’ultimo dovrà essere sistemato vicino al soffitto o quasi a ridosso della linea orizzontale di conclusione del rivestimento.
Il fissaggio alla parete va eseguito per mezzo di tasselli a espansione: è necessario forare anzitutto il muro e quindi forare i listelli in modo che la vite del tassello possa attraversarli; dopo aver inserito la parte a espansione del tassello nel muro, si potranno quindi saldamente bloccare i listelli avvitandoli.
È opportuno preferire viti a testa fresata, così che queste non sporgano poi dal listello e si potrà usare l’accortezza di far penetrare la testa delle viti nel legno, in modo che non rischi di intralciare l’appoggio delle perline. Solamente dopo che tutta la superficie da rivestire sia stata attrezzata con i listelli, si potrà dedicarsi al rivestimento con le perline.
Prima di fissare i listelli destinati a sorreggere le perline è opportuno accertarsi che nei punti nei quali ci si accinge a forare le pareti non passino tubazioni dell’impianto idrico, elettrico o di riscaldamento, così da evitare di provocare spiacevoli danni.
Posa delle Perline di Legno
Dopo aver misurato l’altezza esatta della superficie da rivestire, si potrà procedere al taglio della prima pedina. Utilissima a questo proposito una troncatrice elettrica che consenta tagli rapidi e precisi; se non si è in possesso di questo strumento si può ripiegare su un seghetto elettrico alternativo, che però non consente tagli altrettanto soddisfacenti. La perlina dovrà essere tagliata più corta di 10 mm rispetto all’altezza totale della superficie da rivestire e dovrà poi essere collocata in prossimità di un angolo, così che la parte “maschio” si appoggi alla parete adiacente. La perpendicolarità della perlina potrà essere verificata con il filo a piombo e quindi potrà essere fissata ai listelli per mezzo di apposite graffette costituite da piastrine in lamiera zincata, munite di un dente che si inserisce nella scanalatura “femmina”: inchiodata la piastrina al listello, avrete bloccato la perlina. Non necessariamente dovrà essere collocata una piastrina su ogni listello e, se preferite, in alternativa potrete utilizzare dei chiodini senza testa da inserire nella parte “maschio”.
Dopo avere collocato e fissato la prima perlina, si potrà procedere al taglio e al montaggio della seconda, incastrandola nella scanalatura della prima. L’incastro potrà essere eseguito semplicemente con la spinta delle mani, così da far penetrare tutto il dente nella scanalatura, ma si potrà battere lateralmente sulla seconda perlina utilizzando un piccolo martello o un mazzuolo, dopo aver interposto un pezzetto di legno a incastro, ricavato da un piccolo taglio di una perlina. Ovviamente anche la seconda perlina dovrà essere fissata ai listelli per mezzo di piastrine o di chiodini.
Si tratterà poi di procedere tagliando via via le perline e fissandole alla parete, così da completare il rivestimento, mentre man mano che si incontreranno prese, interruttori o quant’altro sporga dal muro, bisognerà procedere a un taglio sulla perlina che sagomi le superfici per poter “superare l’ostacolo”. Quest’operazione si effettua con facilità utilizzando preferibilmente un seghetto elettrico alternativo.
Raggiunto l’angolo opposto della parete, si dovrà quasi certamente procedere a un taglio per il lungo di una perlina, perché difficilmente la larghezza di una parete corrisponderà precisamente alla somma delle larghezza delle varie perline. Anche in questo caso si potrà utilizzare una troncatrice elettrica, impiegandola nel modo appropriato, ovvero come una sega circolare. Se non si dispone di una troncatrice a due funzioni, si può utilizzare una sega circolare portatile o da banco: da escludere invece l’utilizzo del seghetto alternativo, perché non consentirebbe un taglio regolare.
Per quanto riguarda la collocazione dell’ultima perlina, tenete conto che il taglio da effettuare per il lungo dovrà preferibilmente lasciare un po’ di “aria” tra la perlina e l’angolo della parete se si tratta di un angolo interno, così da consentirne l’agevole ubicazione attraverso l’inserimento nella scanalatura della penultima perlina: effettuate perciò un taglio più stretto della misura utile a inserire la perlina. Il lavoro potrà comunque essere completato attraverso l’applicazione di un’apposita finitura in legno che consenta di coprire il punto di contatto tra la perlina e l’angolo, anche nel caso che sulla parete adiacente si prosegua con il rivestimento.
Bordini di legno potranno essere sistemati anche a protezione di angoli esterni se la perlinatura prosegue lungo una parete che per l’appunto formi un angolo esterno con la parete già completata o anche se la parete perlinata si conclude senza proseguire sulla parete seguente. Tali rifiniture potranno essere agevolmente sistemate attraverso l’uso di chiodini in acciaio senza testa ed, eventualmente, anche attraverso l’uso di collanti.
I battiscopa in legno, come pure i bordini di collegamento tra le perline e il soffitto o le parti terminali delle perline stesse, andranno collocati al termine del lavoro di perlinatura. Anche in questo caso ci si potrà servire di chiodini in acciaio senza testa.
Posa di Perline Inclinate
La posa di perline inclinate su una o più pareti, per esempio su due pareti adiacenti, non presenta particolari difficoltà. Richiede però qualche attenzione in più. Anche in questo caso è necessario applicare dei listelli orizzontali; dovranno però essere montati anche dei listelli verticali, ai lati della parete da rivestire, sui quali inchiodare le teste delle perline. I listelli orizzontali dovranno inoltre essere fissati sul muro a una distanza l’uno dall’altro inferiore rispetto ai listelli impiegati per la messa in opera di perline verticali.
La difficoltà maggiore sta quindi nel taglio delle perline all’inclinazione voluta. È consigliabile iniziare da un angolo basso ed è indispensabile fissare dei punti di riferimento servendosi di una comune squadra (1); utilizzando una troncatrice, si potrà poi tagliare una perlina a triangolo rettangolo isoscele (2), fissandola quindi con dei chiodini in corrispondenza dei due listelli esterni. Dopo avere attentamente considerato le misure, si potranno quindi tagliare le successive perline a forma di trapezio isoscele (3): mentre gli estremi potranno essere fissati ai listelli con dei chiodini, per bloccare le perline sugli appoggi intermedi si potranno utilizzare le apposite graffette a scomparsa.
Al termine della posa in opera si potrà procedere alle rifiniture applicando dei bordini di raccordo e un battiscopa (4-5).