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Come Preparare la Malta

Aggiornato il 20 Settembre 2022

Indice

  • Altre definizioni riguardanti la malta
  • La miscelazione degli impasti

In questa guida spieghiamo come preparare la malta

La giusta preparazione degli impasti fra leganti ed inerti necessari alla costruzione di una muratura o di altre opere di riparazione o di rifinitura è fondamentale per ottenere un lavoro a regola d’arte. L’impasto piu’ noto ed utilizzato prende il nome di malta, ottenuta dalla miscelazione di un legante con dell’acqua ed un inerte; A sua volta la malta prende il nome dal legante utilizzato nell’impasto, e di conseguenza possiamo avere
-Malta di calce idrata (malta comune, malta di calce, malta di calcina o “calcina”)
-Malta di calce idraulica
-Malta di cemento

Altre definizioni riguardanti la malta

Malta Magra (o malta povera): malta in cui la percentuale di inerte è maggiore rispetto all’impasto classico, e di conseguenza il legante è scarso.

Magrone: impiegato come sottofondo di strutture in calcestruzzo od in calcestruzzo armato, è costituito da inerti a grana grossa e cemento; il cemento è in proporzioni nettamente inferiori all’impasto classico; il magrone ha esclusivamente funzioni di riempimento e non ha quindi resistenza statica.

Malta grassa: l’esatto contrario della malta magra.

Malta bastarda: si ha quando nello stesso impasto si usano due leganti diversi (cemento e calce idraulica). La presenza sia di calce che di cemento conferisce alla malta una buona robustezza e impermeabilità (data dal cemento), oltre che una buona lavorabilità adesione ai supporti e moderato ritiro (qualità conferite dalla calce)

II giusto rapporto tra gli elementi dell’impasto è di grande importanza e va considerato in base alle esigenze di staticità e resistenza alle intemperie che il manufatto deve avere, visto e considerato che è il legante che determina la presa e la robustezza delle varie malte impiegate. Nella sezione sui materiali troverete indicazioni sui vari tipi di legante (cemento, calce idraulica, calce idrata, gesso) e di inerti (ghiaia, sabbia). Non dimenticate che nell’impasto è presente un ulteriore elemento, l’acqua, che non va sottovalutato: non utilizzate mai acqua sporca, fangosa o putrida; deve essere limpida e possibilmente a temperatura ambiente (favorisce la presa del legante).

La miscelazione degli impasti

Esistono due modalità per la miscelazione di leganti e inerti

-Impasto a mano: in base alle proporzioni stabilite per i vari tipi di impasto, preparate mucchio gettando in ordine del tutto casuale i leganti e gli inerti: provvedete utilizzando un badile a mischiare in modo omogeneo l’impasto a secco; solo quando avrete ottenuto un’ottima omogeneità dell’impasto aggiungete a piccole dosi l’acqua. Normalmente si dispone l’impasto facendo dapprima un mucchio conico e poi colpendolo al centro per allargarlo verso l’esterno, fino a formare un cratere; l’obbiettivo è quello di ottenere una forma identica al classico cono vulcanico. Buttate questo punto l’acqua all’interno del cono e miscelate pian piano in modo da far assorbire completamente l’acqua all’impasto. Poiché anche l’acqua, così come gli altri elementi, deve essere aggiunta nelle dovute proporzioni, la soluzione migliore è quella di predisporre dei secchi contenenti la giusta quantità di acqua necessaria; in ogni caso una buona lavorabilità si ottiene aggiungendo l’acqua per gradi, fino ad ottenere un impasto della consistenza desiderata. Ricordate sempre che un impasto troppo liquido, oltre a non essere molto utilizzabile, fa venir meno le caratteristiche strutturali del legante.

-Impasto con utilizzo della betoniera: la procedura appena descritta si presta alla preparazione di quantitativi di impasto dell’ordine di 2/3 quintali, ma nel caso doveste preparare quantità superiori vi consigliamo sicuramente l’uso di una betoniera. La preparazione dell’impasto avviene in modo molto più rapido ma soprattutto lasciando libero l’operatore di svolgere nel frattempo altre attività e gli consente oltretutto di evitare lo sforzo non indifferente dell’impasto manuale. Il procedimento è leggermente diverso: inserite quasi interamente la quantità d’acqua necessaria all’interno della betoniera in funzione, immediatamente dopo aggiungete i leganti ed una piccola quantità di inerti. Si lascia girare la betoniera finché non si è formato all’interno un impasto omogeneo della consistenza di una zuppa; a questo punto si finisce di aggiungere gli inerti dando il tempo alla betoniera di impastare quello che via via viene aggiunto. Una volta terminata l’aggiunta degli inerti, lasciate impastare per circa 1 minuto e verificate ad occhio la consistenza dell’impasto (mai e poi mai avvicinare le mani alla betoniera quando è in funzione: le pale rotanti possono spezzarvi un braccio senza nessuna difficoltà!). Aggiungete se necessario l’acqua residua fino a ottenere la consistenza desiderata.

Ovviamente, visto e considerato che gli impasti non vengono preparati col bilancino del farmacista, la consistenza più adatta per il lavoro che dovete svolgere la raggiungerete con un po’ di esperienza e di prove pratiche; è evidente che se l’errore in minimo, potete tranquillamente correggere aggiungendo più legante (se la Malta è troppo liquida o non aderisce correttamente, aggiungere dalla calce) o più acqua (se l’impasto è eccessivamente rumoroso o non lavorabile). Le proporzioni tra i vari elementi che daremo in seguito hanno lo scopo di fornire un riferimento, ma non vanno necessariamente presi alla lettera; le variabili che entrano in gioco sono molte, e di conseguenza vi suggeriamo, una volta acquisita la necessaria esperienza, di fidarvi soprattutto del vostro occhio. Se volete fare un esperimento, provate a verificare come cambia in modo sostanziale l’apporto di acqua necessario all’impasto quando si utilizzi sabbia perfettamente asciutta in luogo di quella umida.

Preparazione della Malta Bastarda

La malta bastarda si ottiene inserendo nell’impasto due leganti diversi, cemento e calce, così da esaltare le qualità di entrambi i componenti. Può trattarsi di una malta bastarda a base di calce idrata e cemento o di una malta bastarda di calce idraulica e cemento. Viene normalmente impiegata per la costruzione di muri in mattoni sia all’esterno che all’interno, oppure per la realizzazione di intonaci. Si prepara impiegando le seguenti proporzioni in volume:

Tabella 01 – Malta bastarda
ElementoQuantità
SABBIA VAGLIATA10
CALCE IDRAULICA3
CEMENTO1
ACQUA3

Preparazione della Malta di Calce idraulica

La Malta di calce idraulica viene normalmente impiegata per la costruzione di muri non portanti in interno, o per la realizzazione di intonaci (sempre in interno). i vantaggi rispetto alla Malta bastarda sono la maggiore lavorabilità, il minor ritiro, e, vista la minor resistenza meccanica rispetto all’impasto precedente, la possibilità di seguire scanalature nei muri asciutti con maggiore facilità. si prepara impiegando le seguenti proporzioni in volume:

Tabella 02 – Malta di calce idraulica
ElementoQuantità
SABBIA VAGLIATA6
CALCE IDRAULICA3
ACQUA2

Preparazione della malta di calce idrata

La malta di calce idrata può essere utilizzata per intonaci e per allettamento esclusivamente in interno; la calce idrata è il legante più debole tra quelli trattati sinora, quindi vi consigliamo il suo utilizzo esclusivamente per intonaci in interno: la malta di calce idrata presenta ottima lavorabilità, e per via delle sue caratteristiche chimico-fisiche, permette di realizzare intonaci eccezionalmente traspiranti: se intonacate i muri con questa malta e dipingete con calce (cioè con medesimo grassello di calce impiegato nella realizzazione della malta, ulteriormente diluito con acqua) o con un’ottima idropittura traspirante, potrete ottenere stanze molto salubri, in linea con i concetti della bioedilizia. Tenete però presente che l’intonaco realizzato con malta di calce idrata è comunque piuttosto facile da scalfire; Per la preparazione dell’impasto utilizzate le seguenti proporzioni in volume:

Tabella 03 – Malta di calce idrata
ElementoQuantità
SABBIA VAGLIATA3
CALCE IDRATA2
ACQUA2

Preparazione del calcestruzzo

Il calcestruzzo è l’impasto con maggiore resistenza statica in assoluto, per via delle enormi pressioni che è in grado di sostenere per ogni centimetro quadrato di superficie. Essendo presenti al suo interno due inerti diversi conviene procedere miscelando prima sabbia e ghiaia tra di loro, aggiungere il legante, miscelare di nuovo ed infine aggiungere l’acqua; se utilizzate una betoniera seguite il procedimento già descritto, con l’unica differenza che nella fase finale aggiungete sabbie ghiaia miscelate assieme. si prepara impiegando le seguenti proporzioni in volume:

Tabella 04 – Calcestruzzo
ElementoQuantità
SABBIA VAGLIATA5
GHIAIA9
CEMENTO2
ACQUA5

Preparazione del Calcestruzzo armato o cemento armato

Il calcestruzzo armato ha impieghi strutturali, ed è impiegato in modo massiccio in tutto il mondo per realizzare strutture portanti; è costituito da un impasto simile al precedente (ma con una concentrazione superiore di legante, visto che i manufatti realizzati devono poi sostenere dei carichi notevoli) e dall’impiego, al proprio interno, di tondini e/o reti elettrosaldate in ferro. Cio’ permette di dare al calcestruzzo, che come già detto ha un’altissima resistenza alla compressione, anche un’altra qualità: la resistenza alla trazione, fondamentale ad esempio nella realizzazione delle travi. L’impasto va effettuato con la stessa procedura del calcestruzzo, ma con le seguenti proporzioni in volume:

Tabella 04 – Calcestruzzo armato
ElementoQuantità
SABBIA VAGLIATA3
GHIAIA6
CEMENTO2
ACQUA1

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