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I controsoffitti possono essere realizzati per motivi estetici e per isolare il locale dal freddo e dal rumore.
Ecco come soluzione, un controsoffitto in perline, decorativo e facile da posare.
Quando i locali sono molto alti, sono naturalmente più difficili da riscaldare. ma pongono anche qualche problema estetico. Il controsoffitto offre la possibilità di ridurre il volume e di riorganizzare completamente l’arredamento. Inoltre, permette l’installazione di un isolante acustico e termico. Quest’ultimo è importante in un appartamento, soprattutto per la protezione contro i rumori (i celebri vicini del piano di sopra!), ma anche in case singole. Per l’isolamento termico, i controsoffitti sono posati soprattutto nei seminterrati e nei sottotetti. La tecnica presentata in questo articolo permette di posare i controsoffitti in posizione inclinata o orizzontalmente. Un controsoffitto offre inoltre la possibilità di nascondere le canaline elettriche: in questo modo si evita di doverle incassare, ma è necessario rispettare le norme in vigore. È possibile anche nascondere le tubature dell’impianto idraulico (alimentazione dell’acqua e scarico).
La messa in opera di un controsoffitto in perline si effettua su listelli sospesi a delle staffe di ancoraggio metalliche.
Posa delle staffe di ancoraggio
Esistono numerosi modelli di staffe di ancoraggio, che permettono di rispondere a tutte le esigenze. Si tratta spesso di staffe regolabili. di cui si può modificare la lunghezza in funzione dell’altezza del soffitto che si adotta. Esistono inoltre diverse misure; alcuni modelli permettono di abbassare il soffitto di diverse decine di centimetri.
Queste staffe di ancoraggio devono essere solidamente fissate al soffitto, anche se il peso del controsoffitto non è molto consistente. Sui soffitti classici, con struttura in tarelloni, le si avvita dopo aver praticato i fori necessari ed aver inserito i tasselli ad espansione. Se il controsoffitto è installato sotto un’armatura (travi, puntoni o contro puntoni), le sospensioni sono semplicemente inchiodate con dei chiodini a testa piatta. Se si tratta di un controsoffitto classico, deve essere rigorosamente orizzontale (è questa la sola difficoltà della posa). Non bisogna basarsi sul vecchio soffitto, che può non esserlo. Conviene dunque utilizzare la livella a bolla o a fiale per effettuare una tracciatura sui quattro muri, con un’apposita cordicella a polvere blu. Si può effettuare una prima tracciatura che corrisponda al livello del controsoffitto terminato: poi una seconda, calcolando la rientranza (tenendo conto dello spessore del rivestimento e dei listelli) che corrisponda al livello basso delle staffe. Bisogna successivamente effettuare una tracciatura sul soffitto per allineare le staffe (che sostengono i listelli portanti). Prevedete una distanza tra i listelli uguale alla larghezza dei rulli isolanti (60 cm di solito). La distanza tra due staffe che sostengono uno stesso listello può essere da 80 a 120 cm. Sul perimetro, le staffe devono essere fissate a circa 10 cm dai muri. Per allinearle facilmente, è preferibile tendere delle cordicelle a partire dalla tracciatura murale. Cominciate posando una staffa ad ogni angolo del locale.
Dopo avere determinato i punti di riferimento. praticate dei fori nel soffitto ed inserite un tassello. Avvitate la staffa con delle viti per legno a testa rotonda e piegatela affinché risulti verticale. Regolate l’altezza allineandola sulla tracciatura murale; la staffa utilizzata in questo caso è composta da due parti: bisogna montarne una seconda inserendo una spina metallica. Sotto i tetti, bisogna effettuare la tracciatura sui muri laterali quando è possibile o, in mancanza di essi, determinare i punti di riferimento sulle capriate. Successivamente tendete delle cordicelle per allineare le staffe; controllate l’orizzontalità delle cordicelle con la livella a bolla. Le staffe sono inchiodate sui puntoni.
Montaggio dei listelli
In questa guida vi presentiamo l’installazione di un sistema a doppia armatura in modo da poter porre dell’isolante tra i listelli di quest’ultima, mentre i listelli della controarmatura servono a sostenere le perline. Questa disposizione crea uno spazio d’aria tra il rivestimento in perline e l’isolante, che rinforza l’isolamento. Tuttavia, se si posano Semplicemente delle perline, senza strato isolante, ci si può accontentare di una semplice armatura.
Cominciate posando i listelli dell’armatura ed avvitandoli sulle staffe. Dopo aver fissato tutti i listelli, prendete la precauzione di verificare l’orizzontalità posando un listello perpendicolarmente sull’armatura e posandovi sopra la livella a bolla. Se constatate che esistono delle irregolarità, potete ancora modificare la regolazione delle staffe. Passate successivamente al fissaggio della controarmatura. I listelli sono questa volta distanziati da 60 a 80 cm (quelli sul perimetro sono a 120 cm dal muro). Per regolare questa distanza, utilizzate un listello opportunamente
tagliato. Per il fissaggio, praticate dei fori passanti nei listelli della controarmatura e dei fori guida ciechi nei listelli dell’armatura. Fresatene le entrate e fissate con delle viti a testa fresata. Sia per l’armatura che per la controarmatura, la lunghezza dei listelli deve essere di 20 mm inferiore a quella del locale (per la dilatazione). Notate che è preferibile disporre le armature in modo che le perline siano perpendicolari al piano della finestra: i giunti risultano allora più discreti, poiché non sono messi in evidenza dalla luce.
Isolante
Potete utilizzare della lana di vetro o della lana minerale in rulli, ma è più pratico optare per dei pannelli semirigidi.
Lo spessore dell’isolante varia in funzione del rendimento desiderato. Per un soffitto di questo tipo, in un appartamento, si può adottare uno spessore da 40 a 60 mm, che conferisce un isolamento acustico e termico soddisfacente. Però, un controsoffitto posto in un solaio non isolato o nel seminterrato può ricevere uno strato nettamente più consistente (100 mm) o due strati (sovrapposti ed incrociati).
Messa in opera
I pannelli di isolante sono inseriti tra i listelli dell’armatura e serrati gli uni contro gli altri e contro le pareti. Non sono fissati, ma semplicemente sostenuti dai listelli della controarmatura. Bisogna effettuare dei tagli sul perimetro: utilizzate un grande coltello con lama a sega, o un saracco. Potete optare per dei pannelli che comportino un isolamento dal vapore (in particolare al di sopra di locali umidi e soprattutto nelle cucine) in modo da evitare l’umidificazione dell’isolante che riduce il suo rendimento. In questo caso, il para-vapore deve essere girato verso l’interno del locale. Se i muri sono umidi, è preferibile interporre una striscia di feltro bitumoso o una pellicola plastica tra la parete e l’isolante.
Posa del rivestimento
Le perline, di qualunque tipo esse siano e di qualunque larghezza, sono posate con delle graffette metalliche che vengono inserite nelle scanalature e che si cuciono sui listelli della controarmatura. Utilizzerete dunque una buona cucitrice, preferibilmente elettrica (notate che esistono delle graffette speciali per le travi che comportano una scanalatura da ogni lato. Queste graffette vengono di solito vendute dai produttori di cucitrici elettriche: il beccuccio delle macchine dunque vi si adatta perfettamente. Le perline sono posate perpendicolarmente ai listelli della contro-armatura. Non bisogna dunque allinearsi sui muri del locale, che non sono sempre diritti. Provate a calcolare la disposizione delle perline in modo da evitare i tagli in senso longitudinale. Quando non è possibile, è preferibile equilibrare i tagli da ogni lato. La graffetta è dotata di una pinza che fissa la perlina (si può regolare la distanza, con un cacciavite, in funzione dello spessore, ma esistono anche delle graffette concepite per degli spessori dati di 3 o 4 mm). Deve essere inserita sulla scanalatura della lama. È sufficiente porre una sola graffetta (18 mm) per ogni clip. Spingete a fondo ogni perlina su quella precedente; potete aiutarvi con un mazzuolo interponendo una zeppa di legno. Sul perimetro del controsoffitto dovete lasciare un giunto di dilatazione di 10 mm. Potrete utilizzare delle piccole zeppe che porrete tra il bordo dei listelli e le pareti. Le perline sono tagliate con un saracco a denti fini o con una sega a dorso dotata di guida di segatura. Se non si tratta di doghe molto lunghe, bisogna disporre i tagli in modo estetico, senza che coincidano da una fila all’altra: generalmente vengono allineati ogni due file (giunti incrociati). Effettuate i tagli nel senso della lunghezza con la sega elettrica circolare o con il seghetto alternativo.
Finitura
L’ultima perlina non può essere fissata con una graffetta. Bisogna dunque inchiodarla con qualche chiodino a testa tonda che accecherete con il punzone. Infine, fissate, sul perimetro e sulle pareti, della modanatura a quarto di cerchio che assicurerà un giunto netto.