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In questa guida spieghiamo come realizzare marionette e burattini.
Come Realizzare le Marionette
Costruire una marionetta può richiedere cinque minuti o cinque ore: tutto dipende dal materiale che si usa, e dalla perfezione che si desidera raggiungere. Sarebbe assurdo, oggi, chiedere a un bambino (o, peggio ancora, a suo padre) di affrontare la lunga e laboriosa operazione di costruire una marionetta con la creta. Oggi c’è la plastilina (fig. 1), che rende tutto più facile. Ognuno può facilmente dare la forma che più desidera alle sue marionette, e anche se il risultato finale può essere esteticamente meno bello di quanto si possa ottenere senza troppa spesa in un negozio di giocattoli, resta la grande soddisfazione di avere « creato » qualcosa.
Non si vuole qui insegnare come usare la plastilina; indicheremo quindi soltanto come procedere al montaggio di gambe e braccia su un blocco centrale non snodabile che comprende testa e tronco. Inserire nel tronco quattro fili di ferro abbastanza sottili, ma forti, la cui estremità sia ricurva ad anello, in corrispondenza dei punti d’attacco delle braccia e delle gambe. Simili fili di ferro si inseriscano in gambe e braccia, e non sarà difficile chiudere gli anellini completando i montaggi (fig. 2). Tenere presente, tuttavia, che la marionetta ha bisogno di essere sorretta con uno spago o un filo di nylon (è meno visibile); occorre quindi, durante la preparazione della testa e del tronco, inserire anche qui un robusto filo di ferro, abbastanza profondo in modo che eventuali strattoni non si traducano al primo spettacolo teatrale in una rottura della marionetta. Anche questo filo di ferro avrà un terminale a forma di anello, ma con un po’ di abilità sarà possibile farlo scomparire fra i capelli (di plastilina) della marionetta.
Se si vuole, a operazione ultimata, si può colorare la marionetta (fig. 3), o addirittura vestirla; con un po’ più di pazienza, invece, si possono evitare queste due operazioni usando in partenza plastilina di diversi colori, e tenendo conto, nel plasmarla, delle forme del vestitc.
Un’ultima osservazione, da non trascurare: il teatrino non è, come quello dei soldatini di plastica, un gioco unicamente per chi lo fa; è un gioco anche per lo spettatore che ha bisogno di vedere ciò che succede sul palcoscenico; quindi le marionette devono essere ben visibili, alte non meno di 12 cm.
Come Realizzare i Burattini
Risulta essere importante distinguerli dalle marionette, anche se nell’uso comune sono ormai diventati sinonimi. Marionette sono i pupazzi manovrati dall’alto, con fili; burattini sono quelli manovrati dal basso, in cui il burattinaio mette la mano da sotto, e imprime il movimento direttamente con l’azione delle dita. Mentre quella delle marionette è un’arte più sofisticata, i burattini, proprio per questa loro immediatezza e velocità di movimenti, rispondono più compiutamente ai gusti semplici e sbrigativi dei bambini. Ma quello dei burattini è un teatro, a differenza di quello delle marionette, divertente quasi esclusivamente per lo spettatore. In altre parole, le grandi bastonate di un Pulcinella al lupo, in difesa di Colombina, divertono la giovane platea, ma spesso richiedono un adulto al timone. Né la struttura necessaria ad un teatro dei burattini (con lo spazio per il burattinaio sotto il palcoscenico) rende questo gioco di facile esecuzione in una normale abitazione. Riteniamo quindi che, per semplicità e doppio divertimento (dietro e davanti alle scene), il teatrino delle marionette sia ancora insuperabile per un pomeriggio piovoso da trascorrere interamente in casa.
Di burattini è comunque necessario parlare, ma in termini forse più adatti ai bambini più piccoli. Burattini di panno, cioè, che raffigurano animali e che possono costituire un gioco sul filo dell’immaginario, dialoghi fra un burattino e l’altro, fra mano destra e mano sinistra, senza bisogno di un palcoscenico, di una cornice che faccia da anello di congiunzione con la realtà.
Un burattino può essere facilmente preparato in casa, in mille modi diversi. Può essere di panno, oppure lavorato a maglia,
o addirittura con la testa di plastilina (fig. 1); comunque sia, occorre distinguerne due parti: la testa e il resto del corpo, che nasconde la mano del burattinaio. È buona regola cominciare sempre il lavoro dalla testa, per evitare sorprese di dimensioni all’ultimo momento. Per una testa di plastilina non ci sono problemi; basta plasmarla, con le mani o con una spatolina, ricordandosi sempre di inserirvi alcuni anellini (un filo di ferro ricurvo è l’ideale) per agganciarvi i vestiti. La testa fatta a maglia richiede un’imbottitura particolarmente compatta che, per il muso di un animale come la volpe, può consistere in un cono di cartone o di feltro. È essenziale, comunque, lasciare un piccolo spazio vuoto all’interno della testa, in modo che il burattinaio possa inserirvi l’indice e far muovere meglio il « personaggio ».
Il pollice e il medio, come è noto, imprimono invece il movimento alle due braccia; di questo si dovrà tener conto nella confezione del vestito, le cui spalle dovranno essere all’altezza dell’attaccatura alla testa (fig. 2). Il resto del vestito, invece, ha la sola funzione di mascherare il polso e l’avambraccio del burattinaio. Molto importante, appunto per la mancanza di forme precise, il colore, che può riflettere quello dell’animale a cui si fa riferimento, ma può anche variare radicalmente: l’importante è sempre seguire le indicazioni di chi, con quel burattino, dovrà giocare.