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Installare un’illuminazione in un seminterrato o in un laboratorio diventa facile e sicuro con gli appositi tubi protettivi.
Sia per ragioni estetiche che di sicurezza, gli impianti elettrici a vista, nelle apposite tubazioni isolanti, sono riservati ai locali quali laboratori, box, seminterrati: i tubi rigidi in materiale plastico assicurano in effetti una protezione eccellente dei conduttori contro gli urti, l’umidità e l’usura. Facili da montare con speciali collari o staffe, semplici da tagliare con una sega per metalli, resistenti ed indistruttibili (non si usurano in un ambiente umido contrariamente ai tubi metallici utilizzati in passato), non propagatori di fiamme, queste canalizzazioni presentano dunque numerosi vantaggi, tra i quali bisogna aggiungere un prezzo relativamente moderato. Dovete utilizzare delle tubature in PVC di color grigio (da non confondere con quelle di color arancione che, non essendo resistenti al fuoco, devono essere incassate nella muratura). Esistono in diversi diametri (indicati dalla cifra che segue il codice di identificazione della tubatura) e sono accompagnate da elementi di raccordo che permettono di effettuare il loro assemblaggio, assicurando nello stesso tempo una perfetta protezione dei cavi su tutta la loro lunghezza.
MATERIALE NECESSARIO
Utensili
Livella a bolla
Cordino gessato
Riga e matita
Trapano – Sega per metalli
Spellafili
Tronchesino – Cacciavite
Cutter o coltello da elettricista
Prodotti
Tubature in PVC
Conduttori di 1,5 mmq di sezione
Scatola di derivazione
Collari
Viti e tasselli ad espansione
Lampada stagna
NORME PER L’INSTALLAZIONE
Le normative vigenti proibiscono l’esecuzione di installazioni a chi non possiede la necessaria abilitazione; è perciò indispensabile rivolgersi alle ditte specializzate munite di regolare autorizzazione.
Tracciato
E’ indispensabile effettuare precedentemente alla posa un tracciato delle tubature. Questo tracciato vi servirà infatti da guida, a partire dalla scatola di derivazione fino alla lampada stagna, per posare correttamente i tubi. Vi permetterà inoltre di prevedere esattamente la lunghezza totale necessaria, così come il numero e la natura degli elementi di raccordo. Soprattutto, vi darà la possibilità di adottare il percorso più razionale, tenendo conto, nello stesso tempo, delle norme di sicurezza, che devono essere assolutamente rispettate, di determinare i migliori punti accessibili per le scatole di derivazione e assicurarvi che le linee elettriche siano distanti da altre tubature (acqua, canne fumarie, ecc.) di almeno 3 cm su tutto il percorso.
Cercate di dare al tracciato la maggior regolarità possibile, utilizzando un cordino per tracciare col gesso o una livella a bolla, oppure una riga.
Condizioni di utilizzo delle tubature
Le condizioni di posa determinano anche, in gran parte, il percorso delle tubature, così come la natura di queste ultime.
Le tubature possono essere installate a vista o in nicchie accessibili, esistenti sulle pareti, in controsoffitti, pavimenti, ecc. Possono anche essere incassate in materiali isolanti (in questo caso vengono posate prima di questi ultimi, altrimenti è necessario tagliarli per collocarvi le tubature: è questo il caso dei pannelli di intonaco abbinati ad un isolante come il polistirene (la lana di vetro comprimibile non ha bisogno di essere tagliata.)
Le tubature possono anche essere collocate all’interno di pannelli di intonaco ad alveoli o in altri materiali cavi da costruzione. Occorre comunque tenere presente che le tubature installate in materiali isolanti o in nicchie della muratura devono esservi inserite senza forzare, ma con un certo gioco.
PRECAUZIONI E DIVIETI
II percorso delle tubature deve evitare qualsiasi rischio di infiltrazione d’acqua o di condensa; curate pertanto che le superfici sulle quali fissate i tubi siano asciutte. All’interno delle tubature è vietato effettuare le giunzioni dei cavi. La lampada e le apparecchiature di comando (interruttori) devono essere di tipo stagno.
Collari
Le tubature sono fissate contro la parete o il soffitto con collari appositi. Tali collari sono costituiti da un supporto e da una flangia di lunghezza regolabile in funzione del diametro del tubo. In materiale plastico, questi accessori di fissaggio sono anch’essi resistenti e indistruttibili (esistono anche delle staffe speciali).
Posa dei collari
Nulla di più facile che fissare i collari. E’ sufficiente determinare la loro posizione (ogni 50 cm; più vicini in prossimità dei gomiti) per poi avvitarli. La natura del supporto può rendere questa operazione più o meno lunga, poiché spesso bisogna praticare dei fori ed inserire dei tasselli prima di avvitare.
Tubature
Prima di procedere al fissaggio, occorre effettuare una serie di operazioni per riportare le tubature a misura e rendere i vari elementi idonei all’assemblaggio tubi sono venduti in lunghezze di 3 m. Bisogna dunque tagliarli dopo aver determinato le misure necessarie, tenendo conto delle dimensioni degli elementi di raccordo (gomiti, T, manicotti). Riportate queste misure e poi tagliate i tubi: la cosa migliore consiste nell’utilizzare una sega per metalli, la cui dentatura fine permette di realizzare un taglio preciso. Date un colpo di carta vetrata sui tagli per eliminare le piccole asperità che possono danneggiare la guaina protettrice del cavo o dei conduttori.
Elementi di raccordo
Gli elementi di raccordo tra le tubature permettono di far seguire all’impianto il percorso desiderato. Assicurano una protezione continua e sono quindi obbligatori se non utilizzate dei cavi flessibili multiconduttori (quest’ultimi possono essere utilizzati per impianti a vista o collocati nelle nicchie accessibili della muratura). I raccordi sono costituiti da due elementi: uno che costituisce la base e che viene fissato contro la parete con viti; l’altro (il coperchio) che viene montato sul primo con viti o a pressione una volta che i conduttori sono stati fatti passare nelle tubature. Dopo aver posato questi elementi, posizionate le tubature e richiudete i collari su di essi, adattando la flangia regolabile sul loro diametro, se necessario. Tagliate quindi con un tronchesino la parte eccedente della flangia.
Conduttori
Dopo avere posato le tubature, che costituiscono lo scheletro del vostro impianto, aspettate d’aver infilato i conduttori prima di richiudere i coperchi degli elementi di raccordo.
Scelta dei conduttori
E’ possibile utilizzare sia dei conduttori separati (poiché ciascuno è protetto da un isolante), sia un cavo multiconduttore.
La prima regola che deve presiedere la scelta dei conduttori è, ben inteso, quella che determina la loro sezione. Vi ricordiamo: 1,5 mmq per i circuiti di illuminazione fissa e le spine di prese di corrente da 16 A; 2,5 mmq per i circuiti del boiler e della lavatrice; 6 mmq per gli apparecchi di cottura. Inoltre, il conduttore di protezione (messa a terra) deve avere la stessa sezione dei conduttori attivi, cioè fase e neutro.
Rispettate anche i colori stabiliti dalle norme per evitare qualsiasi rischio di errore al momento del collegamento e successivamente, al momento della ricerca di un eventuale guasto.
Se utilizzate dei cavi multiconduttori, il vostro lavoro sarà facilitato dal fatto che i tre conduttori sono riuniti in una sola guaina: saranno dunque infilati con una sola operazione.
Se utilizzate dei conduttori separati, l’operazione sarà più lunga e forse un po’ più difficile, poiché hanno a volte la tendenza a piegarsi quando incontrano un ostacolo. Per semplificare il lavoro, riunite i tre singoli conduttori alla loro estremità con un pezzo di nastro adesivo e spolverateli di talco per facilitare il loro scorrimento all’interno della tubatura. Rammentatevi infine che è vietato effettuare giunzioni di qualsiasi tipo all’interno delle tubature.
Posa della lampada
L’installazione di un punto di illuminazione fisso in un seminterrato si accompagna spesso alla posa di una lampada, sulla quale termina il circuito elettrico inserito in tubature.
Scelta dell’apparecchio
Esiste naturalmente una vasta gamma di apparecchi di questo tipo. E’ pertanto importante sottolineare le caratteristiche che devono possedere per un utilizzo di questo tipo. In primo luogo, le lampade utilizzate in seminterrati (box, lavanderie, ecc.) o all’estemo devono essere a tenuta stagna e comportare un morsetto per la messa a terra (quest’ultima è indispensabile in tutte le installazioni della casa, anche se esiste un Salvavita).
Le lampade stagne sono generalmente costituite da una base in materiale plastico, un riflettore metallico ed un diffusore in vetro (protetto da una griglia metallica) o in plastica, trasparente o colorato.
Possono essere ovali, rotonde o rettangolari e presentano l’ingresso dei cavi in posizione posteriore o laterale.
Installazione della lampada
La lampada si fissa sulla parete con viti, dopo aver determinato i punti di fissaggio ed aver realizzato i fori guida, operazione che non presenta difficoltà particolari. Al momento del montaggio, fate attenzione a far penetrare bene la tubatura all’interno della lampada per far si che l’impianto sia perfettamente sicuro.
Collegamenti
L’alimentazione della lampada si effettua sia direttamente a partire dal contatore, sia da un circuito esistente. Bisogna, in quest’ultimo caso, effettuare una derivazione con una scatola apposita, non dimenticando che un circuito non è divisibile all’infinito (ricordate: non più di otto punti di utilizzo per circuito). La derivazione della corrente elettrica si effettua con dei dadi posti nelle scatole di derivazione, anch’esse a tenuta stagna nel nostro caso. Le impiombature sono rigorosamente proibite. Le scatole di derivazione devono essere poste in modo da restare facilmente accessibili.
Collocatele in un punto al riparo dagli urti e dall’umidità.
Una scatola di derivazione è costituita da una base che si avvita contro un supporto e da un coperchio che si avvita al di sopra. I raccordi dei conduttori si effettuano all’interno della scatola. Per questo, scoprirete le loro estremità per fissarle con nei morsetti con le viti di cui sono forniti: serrate a fondo per evitare cattivi contatti e cortocircuiti (alcune scatole comportano delle barrette di connessione incorporate).
Gli alveoli degli elementi di raccordo devono disporre di un’entrata corrispondente alla sezione del conduttore e dunque all’amperaggio che questi accessori dovranno sopportare: se un morsetto è troppo debole per l’intensità della corrente, si surriscalderà in modo eccessivo, comportando così la fusione dell’isolante del conduttore, del morsetto o della scatola stessa.
Le scatole di derivazione presentano delle entrate laterali che devono essere tagliate in funzione del diametro della tubatura che deve penetrare all’interno. Nello stesso modo, la tubatura dovrà penetrare nella lampada, all’interno della quale il collegamento si effettuerà sui morsetti del portalampada, anch’esso in materiale plastico.
Finiture
In un seminterrato, una cantina o un laboratorio, una buona illuminazione è indispensabile, per il vostro confort e per la vostra sicurezza. E’ questa anche la prima condizione da considerare prima di intraprendere la sistemazione di un tale spazio. Potrete comandare questa illuminazione con un interruttore, il cui collegamento verrà effettuato anch’esso con dei conduttori protetti da tubature a vista (vedere disegno a lato). Per terminare il montaggio della lampada, occorre riposizionare il riflettore sul supporto, avvitare una lampadina e richiudere il diffusore. Utilizzate preferibilmente una lampadina bianca satinata.