In questa guida spieghiamo come verniciare una ringhiera già verniciata del balcone.
Una costante a attenta manutenzione delle ringhiere dei balconi ci mette al riparo dalla ruggine e dallo scolorimento della vernice. Tuttavia, anche in casi estremi è possibile intervenire, ovviamente mettendo in conto maggior tempo e fatica.
Le ringhiere dei balconi (ma lo stesso discorso andrebbe esteso ai cancelli, alle inferriate, alle porte basculanti dei garage e ai corrimano di scale esterne) rappresentano uno dei punti più deboli della nostra abitazione, in quanto facilmente attaccabili dagli agenti atmosferici. Sole e pioggia in particolare, determinano nel corso degli anni un deterioramento progressivo che si presenta, nella migliore delle ipotesi, come un generale scolorimento della vernice (sole), nella peggiore sotto forma di ruggine vera e propria (pioggia). E la ruggine, qualora non eliminata in tempo, rischia addirittura di diventare passante, creando fori e infiltrazioni d’acqua il cui unico effetto (se tralasciamo quello estetico) è quello indebolire la struttura stessa rendendola fragile e di conseguenza pericolosa.
La ringhiera dei balconi dovrebbe essere riverniciata almeno ogni due anni, e possibilmente durante il periodo estivo.
Ma è anche un’operazione lunga e faticosa, soprattutto se i balconi sono tanti. E così si rimanda a data da destinarsi, con il risultato di ritrovarsi alla fine di fronte a una situazione quasi disperata. Ipotizzando che sia proprio questo lo scenario che avremo di fronte, cercheremo di riassumere in breve la sequenza di interventi da mettere in atto per rimediare alla nostra pigrizia. Per iniziare il lavoro dovremo innanzitutto dotarci, nelle proporzioni richieste dal caso, di ciò che segue, cioè vernice per ferro, acquaragia, pennelli di varie dimensioni a setole dure, carta abrasiva e spugnette abrasive a grana grossa, panni asciutti, stucco per metalli (in presenza di fori), fondo antiruggine, guanti e mascherina protettiva.
Ultimo aggiornamento 2024-09-09 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
La prima cosa da fare, una volta iniziato, è eliminare la ruggine in superficie, che si presenta sempre come una polverina marrone. La ruggine è il prodotto dell’ossidazione del ferro, e pertanto potrebbe averlo intaccato anche in profondità. Lavoreremo quindi con carta abrasiva fino a quando tutta la ruggine sarà rimossa, evidenziando il ferro vivo sottostante. Ovviamente non sarà necessario scartavetrare nei punti in cui la vernice preesistente sia ancora integra. Eventuali fori generati dalla ruggine andranno tappati con stucco per metalli (possibilmente bicomponente).
A questo punto dovremo pulire le parti trattate utilizzando un panno imbevuto di acquaragia. Se nella fase precedente abbiamo usato lo stucco, bisognerà aspettare la sua essiccazione e quindi procedere alla rimozione delle colature utilizzando la stessa carta o spugnetta abrasiva di prima.
La fase che inizia adesso è per certi aspetti la più delicata, in quanto prevede che su tutta la superficie da trattare venga passato un primo strato di fondo antiruggine. Per rendere la procedura meno faticosa è possibile diluire quest’ultimo con dell’acquaragia. Tuttavia sarà indispensabile che le pennellate vengano distribuite in maniera tale da coprire per intero la nostra ringhiera, in quanto la durata nel tempo della verniciatura è determinata proprio dall’accuratezza che utilizzeremo in questa fase. Per raggiungere meglio gli angoli e i punti scomodi potremo comunque aiutarci con un pennello a pipa. Per impermeabilizzare meglio il ferro della ringhiera, e al contempo assicurare una migliore presa allo strato esterno di vernice, è meglio dare due mani di antiruggine, a distanza di qualche ora l’una dall’altra.
Trascorse ventiquattro ore dal passaggio dell’ultima mano di fondo, potremo procedere alla verniciatura definitiva. Anche in questo caso è consigliabile dare due mani di colore, a distanza di una o due ore l’una dall’altra. Essendo quest’ultima tappa determinante ai fini estetici, dovremo fare in modo che le pennellate siano omogenee e con traiettorie tali da non provocare colature di colore. Qualche sbavatura, visto che non siamo dei professionisti, ci sarà sempre, è inevitabile. Se possibile però, dovremmo cercare di evitarle nei punti più visibili, come la parte superiore della ringhiera, in cui si è soliti appoggiarsi. Per una resa ottimale è preferibile utilizzare uno smalto sintetico specifico per esterni. I tempi di essiccazione della vernice dipendono molto, oltre che dal tipo di smalto usato, anche dalle condizioni climatiche. Per questa ragione, verniciare la ringhiera dei balconi è un lavoro che va sempre pianificato in anticipo, partendo dal presupposto che il periodo estivo è quello più indicato. Ovviamente tutto può accadere anche in estate, ma le possibilità che un acquazzone o un forte vento ci colpiscano, vanificando ogni sforzo, sono molto basse.