A normali condizioni di impiego le batterie montate sulle vetture di oggi sono pressoché esenti da manutenzione: infatti la quasi totalità di esse è completamente sigillata direttamente dalla casa costruttrice. Ad alte temperature esterne è però consigliabile verificare a intervalli regolari il livello dell’acido, che può essere controllato, in alcuni modelli, tramite dei segni di minimo e massimo marcati sui lati lunghi della batteria.
Nel caso la batteria si possa aprire, durante l’inverno con temperature inferiori allo O’, potete rabboccare la stessa con dell’acqua distillata solo se siete intenzionati ad usare la vettura subito dopo: non avviando il motore, infatti, l’acqua distillata non si mischia all’acido già presente nella batteria e così, congelando, si danneggia.
Se la batteria non è del tutto carica, si possono usare due modi per ricaricarla. Il primo consiste nel far girare il motore ad alto regime, ma in questo caso l’alternatore e il regolatore di minimo devono funzionare perfettamente. Il secondo consiste nel collegare la batteria a un carica batterie il quale, a sua volta collegato alla rete elettrica, farà il pieno di energia nello spazio di qualche ora o di una notte intera.
Quando la batteria è esaurita, per l’avviamento d’emergenza si devono seguire alcune regole per evitare di causare danni. Innanzitutto vanno utilizzati cavi di collegamento di buona qualità e a grossa sezione, almeno 16 millimetri quadrati. Inizialmente si collegano tra loro i poli positivi, quindi s’attacca un cavo al polo negativo della batteria carica e poi l’altra estremità a un punto metallico della vettura ferma. Tenete acceso il propulsore della vettura soccorritrice e, una volta avviata l’altra macchina, prima di scollegare i cavi d’emergenza, accendete i fari, il ventilatore e il lunotto termico e attendete alcuni secondi per evitare sbalzi di tensione che potrebbero danneggiare qualche componente.
Si consiglia comunque di chiamare, se possibile, un elettrauto esperto o il servizio di assistenza che oggi molte case automobilistiche offrono ai titolari di automobili.
Come misurare la capacità della batteria
Misurazione con il tester. Staccate dalla batteria ii cavo di terra e collegate il tester ai terminali. Collegate i covi del tester, badando che lo strumento sia spento. Il cavo positivo del tester va al polo positivo della batteria e quello negativo al polo negativo. Per batterie a terminali laterali possono rendersi necessari attacchi particolari. La batteria deve essere carica al massimo e la temperatura del liquido attorno a 27 gradi; controllate lo stato di carica col densimetro e, se necessario, mettete la batteria sotto carico.
Verificatene lo capacità: se, per esempio, la vostra batteria fornisce 100 A/h, regolate il tester per leggere 300 ampère.
Mantenete il flusso di corrente elettrica per 15 secondi, durante i quali il valore dello tensione indicato sul tester potrebbe colore lentamente, poi prendete nota del voltaggio e quindi spegnete lo strumento, la capacità della batteria è adeguata se il voltaggio non scende sotto 9,6 volt per una batteria da 12 volt, e sotto 4,8 volt per una da 6 volt.
Controllo del livello del liquido e della carica della batteria
Quando il livello del liquido è basso, aggiungete acqua distillata con un imbuto o con lo speciale contenitore. Se la temperatura è prossima a 0 gradi, aggiungete acqua solo se state per usare l’auto. Asciugate bene la batterio. Si può usare la comune acqua distillata per ferri da stiro.
Ricarica della batteria con il carica batterie
Prima di inserire il carica batterie staccate il cavo di terra dalla batteria e aggiungete acqua distillata, se manco. Poi toglie te i tappi (e lasciate la batteria aperta per tutto il periodo di ricarica), quindi innestate il carico batteria e accendetelo.
Come staccare i cavi dalla batteria
I morsetti per lo più sono di piombo. Asportatene i depositi con una spazzola metallico, poi allentateli con una chiave. Attenzione: le batterie emettono idrogeno, un gas esplosivo; non avvicinatevi mai con sorgenti di fiamma o sigarette accese. Inoltre, se portate anelli, toglieteli per evitare lo scoccare di scintille.
Per allentare il morsetto dall’elettrodo servitevi di un cacciavite, facendo leva. Non fate leva dall’alto verso il basso per scalzare il morsetto, perché, così facendo, rischiereste di rovinare l’elettrodo o le piastre o esso collegate internamente, o addirittura il contenitore della batteria.
Non c’è bisogno di sostituire tutto il cavo, se è danneggiato solo il morsetto. Tagliate il cavo dal morsetto che va sostituito, poi, dopo averne scoperto circa 2 cm da rivestimento isolante, collegate il cavo al morsetto nuovo e inseritelo sull’elettrodo, cospargendolo di grasso.
Pulizia della batteria
Pulite gli elettrodi e i morsetti con una spazzola metallica, con carta vetrata o con paglietta, fino a farli tornare lucenti.
Date una ripulita anche alle staffe di bloccaggio e alla piastra di base, e, se fosse necessario, verniciatele con un prodotto antiruggine.
Per pulire la batteria e le staffe di bloccaggio, chiudetene i fori con nastro adesivo o stecchini; poi spazzolate, usando come solvente una miscela di acqua e bicarbonato di sodo. Risciacquate bene e asciugate accuratamente. Infine liberate i fori.
Riattaccate i morsetti dei covi inserendo per ultimo quello di terra; cospargete gli elettrodi e i morsetti con un po’ di grosso bianco o di vaselina, o spruzzateli di lubrificante antiruggine. Accertatevi di avere ricollegato i cavi in modo corretto,