Indice
Per alimentare i vari apparecchi presenti nelle nostre case, tutti noi, utilizziamo le prese elettriche.Esistono numerosi tipi di prese elettriche, alcune legate a caratteristiche tecniche altre legate essenzialmente alla nazione in cui vengono usate.
Il principio base delle prese elettriche è quello di rappresentare l’interfaccia tra la l’impianto elettrico e i nostri apparecchi come forni, lavatrici, Tv, computer e molti altri. Prenderemo ora in esame le prese per gli impianti civili a due poli 230V con naturalmente il contatto di terra. Per questa tipologia di presa possiamo avere diverse varianti a dipendenza, come accennato in precedenza, dalla nazione in cui ci si trova, e dal dimensionamento riguardo l’assorbimento.
Presa italiana
Questo tipo di presa rappresenta lo standard italiano. Possiamo riscontrarne di tre tipi
-Presa 10 A
-Presa 16 A
-Presa bipasso 10-16 A
Si ricorda che in base all’assorbimento i conduttori dovranno essere di sezione adeguata. In particolare per le prese da 16 A e per le bipasso la sezione deve essere di 2,5 mm2 Si suggerisce dove è possibile per le prese di utilizzare comunque la sezione minima 2,5 mm2 poiché a fronte di un costo iniziale superiore ci si garantisce la possibilità di sostituire le prese da 10A con quelle da 16 A, con adeguamento naturalmente anche delle protezioni quali magnetotermico e/o differenziale, ma senza dover intervenire sull’impianto elettrico.
Presa Multistandard
Questo tipo di presa è stata creata con l’intento di riunire gli standard italiani e tedeschi
-Presa F o schuko (fino a 16 A)
-Presa bipasso 10-16 A
Permettendo così l’utilizzo di quegli apparecchi provvisti del tipo di spina F o schuko, soprattutto riguardanti lavatrici e elettrodomestici vari. Si ricorda che in base all’assorbimento la sezione dei fili che alimentano la presa deve essere adeguata.In particolare per le prese da 16 A di 2,5 mm2. Vediamo di seguito gli elementi essenziale di queste prese
-A: Contatto polo 1 per Prese da 16 A
-B: Contatto polo 1 per spine da 10 A e spine schuko
-C: Contatto polo 2 per spine da 10-16 A e spine schuko
-D: Contatto di terra
Connessione
In figura possiamo vedere come collegare una presa. Nel punto A viene collegato il filo di terra, normalmente il morsetto è al centro e viene riconosciuto anche tramite il suo simbolo.
Si deve prestare attenzione a collegare correttamente questo morsetto poichè collegandovi la fase si lasciano parti dell’impianto sottotensione
Al punto B viene collegato il filo del neutro e al punto C il filo della fase. Per questi due morsetti non vi sono indicazioni specifiche e quindi possono essere collegati “casualmente” l’uno al posto dell’altro, il neutro come primo o terzo morsetto e la fase sul morsetto restante, escludendo solamente particolari prese con ad esempio differenziali incorporati o altri dispositivi simili.
Si ribadisce viceversa il fatto di prestare attenzione al collegamento del filo di terra.
Se nella stessa scatola di derivazione abbiamo più prese è possibile effettuare dei ponti tra una presa e l’altra purché si rispettino alcune regole
-Nessuna riduzione di sezione da presa a presa (es. passare da fili con sezione 2.5 mm2 a fili con sezione 1.5 mm2
-La linea è protetta in modo adeguato (es. se a monte è presente un magnetotermico da 16 A le prese devono essere anche da 16 A
-Massimo due connessioni per morsetto di una singola presa
Nella figura sopra possiamo vedere una derivazione di presa eseguita correttamente, Riscontriamo infatti
Punto A: Tra presa e presa abbiamo la medesima sezione dei fili (in questo caso 2.5 mm2)
Punto B: La linea è protetta in modo adeguato (abbiamo prese da 16 A e la linea è di sezione adeguata (in questo caso 2.5 mm2) e protetta da un magnetotermico da massimo 16 A
Sui morsetti di ogni singola presa abbiamo al massimo due connessioni
Punto D: Nel caso fosse presente una terza presa questa può essere alimentata in casca dalla presa ai cui morsetti è presente una singola connessione, rispettando cosi le regole precedentemente espresse.