In questa guida spieghiamo come costruire uno scivolo in legno.
Lo scivolo è un gioco adatto essenzialmente all’aria aperta, ma con qualche precauzione, e limitandone le dimensioni, può anche essere usato in casa. È chiaro che, in questo caso, è necessario attutire l’urto con il pavimento alla fine della corsa, ed è quindi opportuno servirsi di cuscini o vecchie coperte da sistemare in fondo allo scivolo. In giardino, invece, il terreno erboso è più che sufficiente a garantire la massima sicurezza.
Si possono costruire due tipi di scivolo, uno da lasciare fisso in giardino, l’altro, smontabile, più adatto ad un uso casalingo. Lo schema di costruzione, tuttavia, è molto simile per entrambi. Lo scivolo, infatti, è formato da due parti essenziali: la scaletta per raggiungere la cima e lo scivolo vero e proprio. La lunghezza e l’altezza dipendono esclusivamente dai criteri di sicurezza che si intende adottare, e quindi dall’età dei bambini ai quali il gioco è destinato. Per
bambini fra i tre e i cinque anni, per esempio, è sconsigliabile costruire uno scivolo alto molto più di un metro. Quando diventano più grandicelli, invece, uno scivolo di così modeste dimensioni diventerebbe per loro un gioco inutile, quasi noioso, e pretenderanno maggiori altezze.
Detto questo, resta da osservare che è molto importante il tipo di legno scelto: bisogna evitare, infatti, che si stacchino schegge in grado di fare del male agli scivolatori. Lo ideale è una tavola di compensato abbastanza spessa, opportunamente levigata e cerata. Lo scivolo, dicevamo, è formato da due parti. Per quanto riguarda la costruzione della scaletta non ci sono eccessivi problemi; una volta decisa l’altezza, si tratta di costruire una scaletta a pioli. Prendere due assi della lunghezza desiderata, larghe 8 cm e spesse 3; lungo le assi, in posizione centrale nel senso della larghezza e con forma orizzontale rispetto alla lunghezza, intagliare fessure lunghe 8 cm e larghe 1,5, che serviranno per l’incastro dei pioli. Tali fessure devono essere a distanza di circa 20 cm l’una dall’altra (la misurazione deve avvenire dalla base di una fessura alla base di quella successiva). Stare molto attenti a misurare bene le distanze, e riprodurle esattamente su entrambe le assi. Se non sarà osservata questa regola fondamentale, infatti, i pioli, una volta montati, non risulteranno perfettamente paralleli rispetto al terreno. l pioli sono formati da assi delle stesse dimensioni usate per i montanti della scala. (A meno che si ricorra a tondini, come in figura). La loro lunghezza, che corrisponde quindi alla larghezza della scala, dipende esclusivamente dall’altezza totale che si vuole dare al gioco. Più lo scivolo è alto, più la scala deve essere larga, per dare maggiore stabilità. Per uno scivolo alto duo metri, per esempio, sarà sufficiente una scaletta larga fra i 70 e gli 80 cm; per uno scivolo di un metro 50 o 60 cm sono più che adatti. Tenere presente, infine, che per accrescere la stabilità (e anche per migliorare l’estetica dello scivolo) si potrebbe costruire una scaletta trapezoidale, molto più larga alla base (anche un metro) e stretta alla sommità.
Comunque si intenda costruire la scaletta, e quali che siano le dimensioni, il procedimento di costruzione è praticamente identico. Rastremare le estremità dei pioli con un seghetto, facendo in modo che lo spessore sia di 1,5 cm (adatto, quindi, all’incastro che era stato predisposto nei montanti). La lunghezza della parte del piolo rastremata a tenone può essere di 3 cm (pari cioè allo spessore del montante) se si intende fare un incastro a colla e a pressione (cioè con l’uso di cunei), un po’ più lungo se si preferisce bloccare il tutto, sulla parte esterna della scaletta, con perni di fissaggio. Entrambe le operazioni sono semplici.
Mettere un montante a terra, infilarvi i pioli con l’estremità ricoperta di colla, con movimento dall’alto in basso. Poi ribaltare la costruzione di 90°, poggiandola per terra, e infilare l’altro montante sulle estremità opposte dei pioli, anche queste ricoperte di colla. Resta a questo punto il lavoro di fissaggio. Se intendete servirvi di cunei di legno, sarà sufficiente aprire un piccolo varco fra l’incastro del piolo e il montante, dalla parte esterna, facendo uso di un robusto cacciavite. Inserire qui i cunei di legno, e martellare finché sono entrati completamente. Se invece si preferisce un bloccaggio a perno, perforare il piolo nel senso dello spessore minimo, e bloccare con il perno. Restano, a questo punto, semplici lavori di finitura, a base di carta smeriglio o, se le escrescenze sono eccessive, di pialla.
Con uguale procedura costruire un’altra scaletta a pioli, che differisce dalla prima per tre caratteristiche: è circa mezzo metro più corta; ha, soltanto un paio di pioli (o due traversine bhe si incrociano), la cui funzione è esclusivamente quella di tenere collegati i due, montanti; ha l’estremità superiore dei montanti tagliata a 45°. Quando è costruita la si aggancia, con una cerniera o con due robusti ganci (dettaglio della figura) alla scaletta fatta in precedenza, e abbiamo così una scala di sicurezza. Basta segare e piallare la base delle due parti, secondo l’angolatura sul terreno, in modo che la scala poggi regolarmente.
Il più del lavoro per la costruzione dello scivolo è così fatto. Basta ora affrontare lo scivolo vero e proprio. Si prenda una tavola di compensato spesso 1 cm, della lunghezza necessaria a raggiungere terra dall’altezza della scala, con un’incidenza rispetto al terreno di circa 30° – 35°, e larga circa 50 cm. Si prendano due assi della stessa lunghezza, larghe 8 cm e spesse 3 (lo stesso tipo, cioè, che era stato usato per i due montanti). Si perfori la tavola di compensato lungo i due lati lunghi, a 1 cm dal bordo, e con intervalli di 20 cm. Si incollino per tutta la lunghezza, sul lato di 3 cm, le due assi, e le si appoggino capovolte a terra (alcuni mattoni sono l’ideale per tenerle ritte in posizione). Si appoggi poi la tavola di compensato, in modo che le sue estremità laterali coincidano con quelle delle due assi. La colla serve a tenere in posizione mentre, attraverso i fori precedentemente allestiti, si inseriscono viti di 3 cm. Quando la colla è perfettamente asciutta (in genere 24 ore), occorre « trattare » la superficie dello scivolo. Cartavetro e una buona dose di pazienza sono indispensabili. Meglio, naturalmente, se si ha una levigatrice elettrica (eventualmente la si può chiedere in prestito). Quando la superficie è perfettamente liscia trattare lo scivolo come se fosse il più bel pavimento di casa vostra, con ripetute applicazioni di cera solida e relativa lucidatura. È il metodo migliore per rendere veramente scivolosa e a prova di scheggia la superficie. Molto più pratico, anche se meno efficiente, passare sullo scivolo una mano di vernice lucida.
Resta ora l’ultima operazione, che consiste nel montare lo scivolo sulla scaletta.
Basta appoggiarlo all’ultimo piolo della scaletta, in modo che la sua estremità sia a filo con il piolo, e fissare le due parti con tre graffe ad angolo retto, del tipo a sei viti, oppure con un doppio gancio (come Indicato nel dettaglio in figura) che « morde » un piolo della scaletta. Fatto questo, è necessario, come sempre, il collaudo. Un adulto salga sullo scivolo e lo provi. Se lo regge (e, ripetiamo anche qui, un lavoro ben fatto non dovrebbe presentare alcun pericolo) lo scivolo è senz’altro più che sicuro anche per i bambini.