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In questa guida spieghiamo come dividere una stanza con il cartongesso.
Il cartongesso è un materiale edilizio molto semplice e dall’utilizzo facile e veloce. Con questo termine s’intende generalmente un pannello divisorio costituito da uno spesso strato di gesso di cava racchiuso tra due lamine di cartone rigido ad alta resistenza. Può avere diversi spessori, ma quello più diffuso in Italia è di circa 12,5 millimetri, e può essere utilizzato dentro casa per svariati motivi, come la realizzazione di pareti divisorie, nel caso in cui si volesse suddividere in più ambienti uno spazio troppo ampio, o l’abbassamento di un soffitto per la creazione di un soppalco.
Tipi di cartongesso
Oggi esistono in commercio tante tipologie di cartongesso. Ognuna di queste ha delle precise caratteristiche ed è scelta quindi in base al tipo di lavoro da svolgere.
Il cartongesso ad alta flessibilità, per esempio, si presta in particolare all’esecuzione di pareti ricurve, mentre quello antifuoco è composto da gesso e vermiculite o, più semplicemente, da cartone ignifugo. Oltre a questi si ricordano anche quello resistente all’umidità, quello impermeabile al vapore acqueo e quello fonoassorbente, perfetto quest’ultimo per coloro che devono risolvere problemi legati a suoni o rumori.
Vanno distinti poi i pannelli isolanti da quelli di sostegno o da quelli specifici per l’applicazione a secco. Nel primo caso un foglio di alluminio viene fissato su una delle facce per riflettere il calore ed impedire appunto l’ingresso dell’umidità, mentre i pannelli di sostegno, grigi su entrambi i fronti, sono quelli più adatti per l’intonacatura.
Quelli per l’applicazione a secco invece, che si preferiscono di norma quando si vuole realizzare una parete divisoria, hanno un lato grigio da intonacare e l’altro color avorio che può essere direttamente pitturato o rivestito.
Come realizzare pareti divisorie e controsoffitti in cartongesso
Realizzare pareti divisorie o controsoffitti in cartongesso è un’impresa abbastanza semplice per chi ha un minimo di dimestichezza con i lavori di ristrutturazione domestica. Si tratta di un’operazione tra l’altro molto funzionale, pratica ed economica.
I pannelli possono essere praticamente montati ovunque e, oltre alla qualità di essere durevoli nel tempo, permettono anche la possibilità di inserire all’interno del materiale isolante, sia termico che acustico, per venire incontro ad ogni necessità.
In particolare modo le pareti divisorie rappresentano una soluzione rapida e semplice al bisogno di creare nuovi spazi all’interno della casa.
Per prima cosa bisognerà realizzare una struttura portante (normalmente di metallo, ma in alcuni casi anche di legno) costituita da guide e montanti verticali. Questo sarà lo scheletro all’interno del quale poi inserire i pannelli di cartongesso.
Dopo aver assicurato le guide al soffitto e al pavimento bisognerà incastrare, e quindi fissare, all’interno di esse i montanti e poi iniziare a posare le lastre di cartongesso con l’ausilio di viti autofilettanti. Se si dispone di materiale isolante questo andrà inserito tra la lastra e i montanti stessi. I pannelli ovviamente sono due pertanto si procederà via via su entrambi i lati e una volta che tutti saranno stati applicati si passerà alle opere di rifinitura.
Le giunture infatti andranno nascoste tramite l’uso di un particolare nastro autoadesivo che sarà poi a sua volta celato con l’aiuto di una spatola da una piccola quantità di stucco plastico. A questo punto il lavoro è terminato e basterà passare un pennello asciutto su tutta la superficie per rendere la parete omogenea.
La creazione di un controsoffitto è molto simile, ma un po’ più complicata da realizzare. Si consiglia infatti a chi non è molto esperto di farsi aiutare o di far compiere il lavoro ad un operaio qualificato.
Anche in questo caso c’è bisogno di una struttura portante in metallo (preferibilmente acciaio zincato) o legno. La prima cosa da fare sarà quindi fissare al soffitto dei tiranti metallici con sezione ad U provvisti di fori e poi appendere le travi orizzontali per mezzo di staffe metalliche. Per completare la struttura basterà a questo punto inserire i montanti nelle guide.
Come nel caso precedente i pannelli di cartongesso andranno fissati utilizzando delle viti, qui auto perforanti, serrando bene, senza tuttavia superare la resistenza del cartone. Arrivati a questo punto, col nastro prima e con lo stucco poi, si potranno coprire le giunture e nascondere le teste delle viti stesse.
In entrambi i casi comunque, sia che si tratti di una parete divisoria che dell’ abbassamento di un soffitto, sarà utile carteggiare il tutto per pareggiare ogni imperfezione e stendere una mano di fissativo. Quando questo sarà ben asciutto si potrà poi iniziare a dipingere il pannello utilizzando dell’idropittura.
Come si ripara il cartongesso
Può capitare che, nonostante la qualità e la durevolezza del prodotto, il cartongesso col tempo si rompa. In caso di fori, più o meno grandi, non è tuttavia necessario rifare il lavoro di sana pianta. I buchi al cartongesso infatti possono essere riparati con una certa facilità e in poco tempo.
Nel caso di un foro su una parete verticale basterà con un taglierino allargare la fessura creando un’apertura rettangolare, fino a toccare e oltrepassare il montante (che a quel punto sarà ben visibile) e poi attaccare tra di essi, con dei chiodini, dei listelli di legno. Costruito il nuovo scheletro si potrà quindi aggiungere un nuovo pezzo di cartongesso, tagliato a misura, fissandolo con dei chiodi galvanizzati.
Il controsoffitto anche per la riparazione presenta qualche difficoltà in più. Molto è causato dal fatto che è necessario in questo caso lavorare con un pannello alto posta in orizzontale. Per ovviare a questo inconveniente bisognerà pertanto allargare un po’ il foro, come nel primo esempio, e inserire poi però una piccola lastra rettangolare di cartongesso direttamente al suo interno.
Prima di questa operazione è necessario eseguire sul pezzo di lastra un piccolo buco, far passare all’interno di questo uno spago legato ad un chiodo (il chiodo serve appunto a bloccarlo) e rivestire la parte retrostante della tavoletta con dello stucco.
Una volta inserito nella fessura, con lo stucco rivolto verso il basso, bisognerà poi tirare lo spago e restare così per un po’ di tempo ad aspettare che lo stucco tiri. Conclusa questa operazione, che è la più delicata, ma non difficilissima, si dovrà riempire, sempre con lo stucco, lo spazio del foro rimasto libero, tagliare lo spago e continuare così fino a livellare tutta la superficie.
Si rifinisce ancora una volta il tutto con della leggera carta abrasiva.