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In questa guida spieghiamo come realizzare una parete divisoria.
Si tratta di un problema che scaturisce dalla necessità di adattare una casa alle proprie esigenze risparmiando in modo considerevole sulle spese di riattamento.
È consigliabile, dovendo lavorare in appartamento, usare materiali che richiedano un limitatissimo volume di materiale legante e, possibilmente, che non necessitino di intonacatura, che pur non presentando grosse difficoltà, richiede l’approntamento di elevate quantità di malta. La sua messa in opera è facilitata dall’impiego di materiali prefabbricati.
Se abitate in campagna o avete la fortuna di disporre di un pezzo di terra proprio attorno a casa, la parete divisoria potrà essere innalzata usando i laterizi forati armati o a incastri legati con malta;
non dimenticate comunque di preparare una buona base e di scrostare l’intonaco sulle pareti di spalla e sul soffitto nella zona dove andrà a posare la nuova parete;
tirate delle funicelle di guida per eseguire una costruzione rettilinea e controllate di frequente la verticalità del muro con un filo a piombo;
se vi trovate nella necessità di voler realizzare tutto il lavoro, compreso l’approntamento dei materiali necessari, nello stesso appartamento, usate materiali che richiedano un limitatissimo volume di materiale legante e, nel limite del possibile, non richiedano intonacatura, che pur non presentando grosse difficoltà, richiede l’approntamento di elevate quantità di malta;
ovviate a questo inconveniente facendo ricorso all’impiego di pannelli prefabbricati A che possono essere messi in opera in pochissimo tempo e con un’attrezzatura modestissima oppure potete usare dei listelli profilati di alluminio B, con cui oltre a separare in modo diverso l’appartamento, potete ottenere anche effetti ornamentali veramente notevoli;
tracciate la posizione su pareti, soffitto e pavimento con un filo incarbonato (nei dettagli 1 e 2 i particolari di montaggio dei profilati B e della piattina sempre di alluminio C);
fissate il profilato ai muri e al pavimento mediante tasselli a espansione;
considerate sempre nella scelta del sistema da usare l’altezza dei soffitti: nel caso di soffitti fuori degli standard usati oggi (3 m) non vi sarà possibile far ricorso agli elementi prefabbricati o comunque il lavoro sarà più impegnativo.
Prefabbricati in gesso
Tra i vari tipi di pannelli prefabbricati esistenti si è scelto, per dare un esempio di montaggio, quello in gesso con armatura di graticcio metallico. Questo tipo di pannello esiste in dimensioni standard di 305 x 60 x 6 cm e si presta ottimamente nelle case con soffitti posti a 3 metri dal
pavimento. Il pannello di forma rettangolare ha i due lati lunghi sagomati in modo da consentire una rapida unione con quello contiguo e una perfetta stuccatura. Questi sono gli unici lavori richiesti per la messa in opera dei pannelli. La loro superficie, infatti, tirata a gesso è perfettamente pronta per la tinteggiatura o per l’applicazione della carta da parati. Su uno dei lati lunghi il pannello presenta una scanalatura a sezione semicircolare cui corrisponde una nervatura di forma uguale sul lato opposto; lungo gli stessi lati, su entrambe le facce, i pannelli presentano una leggera rientranza fra la stuccatura a gesso delle giunture.
Se scegliete questo tipo di pannello, dovete prendere con cura le misure dello sviluppo longitudinale che dovrà avere la parete;
acquistate poi tanti pannelli quante sono le volte che 60 cm sono contenuti in questa misura, più 1I;
potete tagliare i pannelli usando un seghetto per metalli o, meglio, un disco abrasivo;
portate quindi i pannelli a piè d’opera e sgomberate il locale dalle suppellettili o quantomeno dopo averle coperte con fogli di plastica, iniziate il lavoro vero e proprio;
tracciate, con due linee distanti fra loro 6 cm, la posizione della nuova parete;
incidete ora l’intonaco sulle pareti di spalla sino a mettere a nudo il muro;
eseguite questa incisione seguendo perfettamente la linea da un lato, mentre dall’altro dovrà essere più larga per consentire un agevole inserimento dei pannelli laterali;
fate la stessa cosa anche sul soffitto;
evitate lo scavo nell’intonaco ancorando i pannelli al muro o al soffitto con zanche metalliche o con profilati di alluminio fissati con tasselli a espansione;
praticate, in questo caso lungo i muri di spalla partendo dal pavimento e a intervalli di 40 cm al centro delle due linee della traccia, dei fori adatti al fissaggio delle zanche (in figura alcuni particolari del montaggio);
disponete, invece, le zanche sul soffitto, partendo dal muro di spalla da cui verrà iniziata la posa in opera, a 30 cm l’una dall’altra, con la prima a 10 cm dal muro di spalla;
preparate i fori utilizzando il trapano elettrico; fissate le zanche con della scagliola;
fissate invece sul pavimento con dei tasselli a espansione un profilato B di alluminio ad L con lo spigolo posto in corrispondenza di una delle linee della traccia;
riprendete ora le misure sia dell’altezza sia della larghezza della parete;
tagliate, se necessario, i pannelli troppo lunghi e preparate, tagliandolo nel senso della lunghezza, l’ultimo pannello se la stanza ha una larghezza che non è multipla di 60 cm;
posate il primo pannello in opera;
segnate le posizioni delle zanche e, riposato il pannello a terra, con lo scalpello tagliate via il gesso preparando le sedi per le zanche;
rimettete il pannello in opera controllandone la verticalità con il filo a piombo;
fatelo perfettamente combaciare con il profilato fissato sul pavimento e fissatelo con piccoli cunei inseriti sotto il soffitto;
preparate un po’ di scagliola e bloccate le zanche (non dimenticando di bagnare il punto in cui va spalmata la scagliola);
passate dopo qualche minuto al pannello successivo che verrà montato usando la stessa tecnica e procedete in questo modo fino al montaggio dell’ultimo pannello;
togliete i cunei di legno e procedete alla stuccatura a gesso delle giunture e dei punti di contatto con i muri di spalla e con il soffitto;
bloccate in basso i pannelli con un secondo profilato di alluminio avvitato con bulloncini al primo. Il lavoro può essere fatto usando i profilati di alluminio C anche per fissare i pannelli alle pareti; tinteggiate ora e applicate il battiscopa di legno
o di marmo che coprirà anche il profilato di alluminio.
Una parete montata in questo modo può essere installata anche in un appartamento in affitto dato che può essere smontata rapidamente senza arrecare danni gravi alle strutture e ai rivestimenti della casa.
Tramezza in legno
Non è proprio un lavoro da muratore, ma il dilettante non fa certo queste distinzioni di categoria. Si procede in modo del tutto simile a quello relativo ai pannelli in gesso; in questo caso, però, si provvederà prima di tutto a realizzare una struttura portante.
Realizzate questo traliccio con i listelli di abete da 3 x 7 cm;
fissate per primo il listello B sul soffitto usando tasselli a espansione da 8 mm;
passate poi al corrispondente listello A posto sul pavimento che fisserete usando lo stesso sistema (nei dettagli I e 2 si notano i particolari del fissaggio);
procedete quindi con il fissaggio dei listelli verticali di cui due andranno a contatto con i muri di spalla e gli altri a intervalli di 40 cm.
Questi listelli verticali dovranno essere più corti di circa un centimetro della distanza che separa il listello superiore da quello inferiore, in modo da poter essere messi in opera agevolmente: non tagliate tutti i listelli della stessa lunghezza, ma controllate, di volta in volta, le misure; soffitto e pavimento possono non essere perfettamente paralleli;
fissate i listelli laterali usando lo stesso sistema;
fissate, invece, i listelli intermedi C (ritti) inchiodando sul listello A del pavimento un triangolino di legno F da un lato del listello verticale; ripetete la stessa operazione in alto facendo in modo che il ritto risulti perfettamente verticale (verificate col filo a piombo);
bloccate in alto il ritto con un secondo triangolo di legno; entrambi i triangolini vanno inchiodati sia al listello sul soffitto sia al ritto;
inserite, tornati in basso, a forza sotto il ritto, dal lato opposto del triangolo di fissaggio, un cuneo G di legno duro;
controllate la verticalità e fissate il cuneo con chiodi;
fissate fra un ritto e l’altro C dei traversini H alternandoli in altezza; ciò consentirà un buon fissaggio di testa;
rivestite ora da entrambi i lati il telaio usando il materiale preferito; potete impiegare dei semplici fogli di masonite che verranno poi trattati come un muro intonacato (tinteggiatura o carta da parati) oppure le eleganti perline L che costituiscono di per sé un motivo ornamentale.