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Il rivestimento parietale o del soffitto in perline di legno è conosciuto in Italia col nome di perlinato o pannellatura, ma viene definito spesso anche boiserie (termine francese che significa appunto ‘rivestimento in legno’) e in inglese corrisponde grossomodo al cosiddetto beaded board wainscoting.
Si tratta di un metodo molto elegante e raffinato di decorare i locali della propria abitazione, dimostrandosi anche particolarmente versatile in quanto, se da un lato dona alla stanza un’atmosfera più accogliente e calorosa che può richiamare alla mente baite e chalet di montagna, dall’altro si presta nello stesso tempo a decorare in modo appropriato anche gli ambienti ultramoderni o minimalisti.
La perline in legno
Con il termine perlina si intende una tavola di legno piallato caratterizzata da incastri laterali definiti ‘maschio’ e ‘femmina’, realizzati in questo modo per poterle facilmente incastrare l’una nell’altra. Hanno di norma uno spessore che si aggira intorno agli 8/15 mm e una larghezza che va dai sei ai venti centimetri, in base alle necessità del caso o al gusto personale.
La lunghezza è invece variabile in quanto le perline possono essere direttamente tagliate su misura (o per conto proprio con gli attrezzi giusti o da un qualunque falegname).
Sono tutte nella forma molto simili fra loro, differenziandosi solamente per quanto riguarda la lavorazione dei bordi che possono infatti essere smussati, arrotondati o semplicemente diritti. Anche la ‘faccia’ della tavola che resta a vista può presentare delle differenze ed apparire pertanto squadrata, liscia, bombata o modanata con incavo.
Il rivestimento con le perline di legno ha diverse destinazioni d’uso: può essere realizzato ad esempio per ricoprire i muri del proprio appartamento (sia a mezza parete che a parete intera), e per rivestire interamente soffitti e tetti. E’ altresì utilizzato anche per la creazione di casette in legno e saune.
Le motivazioni per cui si decide di eseguire un perlinato sono nella maggior parte dei casi motivazioni di carattere puramente estetico. Tuttavia va ricordato che questo tipo di rivestimento è molto efficace anche quando si vuole proteggere la parete isolandola in tal modo dal freddo e dall’umidità o nel caso in cui si desideri nascondere alcune imperfezioni del muro.
Ultimo aggiornamento 2024-10-07 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Tipologie di legni e colori del perlinato
Per quanto riguarda la tipologia di legno con cui la perlina viene realizzata, la scelta per il consumatore è molto ampia. Sicuramente quelle più diffuse sono le perline d’abete, che si trovano quasi ovunque e che rientrano tra l’altro fra quelle meno costose.
Oltre a questa essenza comunque si ricordano anche il pino, il larice, il castagno, il mogano, il ciliegio, il rovere, il teak e il douglas (ovvero un particolare legno d’abete – detto anche Pino dell’Oregon – di facile lavorazione e notevole resistenza).
Ovviamente le perline possono sia essere lasciate grezze che verniciate. Nel primo caso ci si può limitare a passare sulla tavola un semplice impregnante o una vernice trasparente (ottenendo così un effetto cromatico naturale) oppure, nel secondo caso, decidere di cambiargli completamente colore. Tra quelli più diffusi sono senz’altro da menzionare il noce (in tutte le sue tonalità: chiaro, scuro, antico) e il bianco.
Proprio a proposito di quest’ultimo, meglio ancora se color ghiaccio, è importante sottolineare che le perline così dipinte ben si sposano non solo con un tipo di arredamento classico (come può essere ad esempio lo stile provenzale), ma anche con una tipologia d’arredo ultra moderna, caratterizzata magari da mobili di gusto contemporaneo e complementi cromati.
Si ricorda infine di tener sempre conto dell’ambiente che si sta decidendo di modificare: se si tratta infatti di un ambiente molto luminoso si consiglia di prediligere, rispetto al colore prescelto, una delle tonalità più chiare, in quanto, a causa dell’illuminazione dei raggi solari, le perline tendono inevitabilmente a scolorire.
Preparazione della parete
Applicare un rivestimento di perline ad una parete non è un’operazione molto complicata, in particolar modo per chi è già un po’abituato ad eseguire questi tipi di lavoro fai da te.
Innanzitutto è bene far presente che esistono più metodi per posizionare le perline al muro. Quello con le tavole disposte verticalmente è di certo il più comune, ma è possibile collocarle anche in orizzontale o in diagonale. Questa premessa è abbastanza importante in quanto, in base al tipo di posizionamento prescelto, si dovranno poi fissare lungo tutta la parete i listelli di legno grezzo che fungeranno da griglia.
Il primo passo da fare quindi è preparare la parete. Non è mai consigliabile infatti, soprattutto per via dell’umidità, collocare le perline a contatto diretto con essa, anche se si presentasse perfettamente liscia.
Per comodità si è scelto di spiegare qui di seguito i passaggi fondamentali per la realizzazione del perlinato più diffuso, che è quello a mezza parete con perline verticali.
Risulta essere necessario prima di tutto creare una sorta di telaio attraverso l’uso di tre listelli orizzontali che andranno attaccati alla parete. Per fare ciò sarà indispensabile prendere le misure dal pavimento e segnare il punto su cui si posizionerà il primo. Gli altri due verranno collocati al di sotto di questo, alla stessa distanza l’uno dall’altro, e tutti dovranno essere attaccati al muro tramite viti con l’aiuto di un trapano.
Se si desidera proteggere ulteriormente la parete si può, prima di passare al rivestimento, incastrare tra i listelli di legno strisce di isolante o, in alternativa, aggiungere dei pannelli di polistirolo espanso rigido.
Posa delle perline in legno
A questo punto la parete è pronta per essere rivestita con le perline di legno.
La lunghezza, come già accennato, è variabile, pertanto si dovrà tagliare la tavola su misura con l’ausilio di un seghetto alternativo o di una troncatrice elettrica.
Una volta eseguito il taglio bisognerà fare attenzione a posizionare, nell’angolo da cui si è scelto di partire, il lato femmina contro il muro e poi fissare, dopo averne verificato con una livella la perpendicolarità, la prima perlina ai listelli precedentemente attaccati.
Questo lavoro può essere svolto o piantando semplicemente dei chiodini nella linguetta della tavola o incastrandola per mezzo di specifiche graffette o clip.
Si procederà poi in questo modo per tutte le altre, incastrando via via i denti nelle scanalature laterali. Finiture quali il battiscopa in basso e una cornice lungo il bordo superiore completeranno infine il lavoro.